Juve, esame Toro Il Napoli va a Ferrara e tifa per i granata
Il derby della Mole appuntamento complicato per i campioni Più semplice l’appuntamento dell’altra capolista con la Spal

20.09.17, Allianz Arena, Torino, Serie A 5a Giornata - Juventus-Fiorentina - nella foto: Paulo Dybala, Allegri
È il “Derby della Mole” a tenere banco. E la Juventus correrà notevoli rischi, mentre il Napoli affronterà la trasferta di Ferrara, impegnativa ma non terrificante, e l’Inter ospiterà il Genoa, che negli ultimi quarant’anni non ha mai cominciato così male la stagione. C’è chi sta di peggio, comunque, e ci sono già panchine bollenti. Il Benevento è stato citato come peggiore squadra europea: è a quota zero punti come Malaga, Crystal Palace e Colonia, ma ha la peggiore differenza reti: -13. Il Torino si è finora dimostrato squadra capace di prodezze e di errori: non ha ancora mai perso, ha avuto qualche volta la Var contro, non ha usufruito molto del miglior Belotti (ora in ripresa), ha accusato debolezze in difesa, ma in ogni caso ha fatto sei punti in più rispetto all’anno scorso. La Juventus ha vinto sempre, ma a volte annaspando e, pur accusando qualche problema in difesa, non ha subito più di tre gol. I granata non vincono un derby da un po’ in casa bianconera: 22 anni. Il 9 aprile 1995 finì 2-1 per il Toro con doppietta di Rizzitelli e autogol di Maltagliati. Ma l’anno scorso il Torino fu l’unica squadra a pareggiare sul campo della Juve. Mihajlovic, si è augurato di non essere offeso come l’anno scorso («Serbo di m...») e ha detto che si tratta di una sfida tra «Popolo e padroni, fra passione e ragione». Allegri dovrebbe schierare una difesa ben diversa da quella di mercoledì («Barzagli non gioca. L’importante è che il risultato non cambi»). Il Derby è complicato perchè il Toro può ambire a un posto fra i primi sei e con Pjanic dall’inizio. Mihajlovic non dovrebbe cambiar molto.
Spal-Napoli ci ricorda un’antica storia di rigori (tre) fischiati dal famoso arbitro Concetto Lo Bello di Siracusa a favore del Napoli e realizzati da Altafini. Accadde mezzo secolo fa. Nella Spal c’erano anche Bagnoli e Capello. Nel Napoli Juliano (un gol) e Sivori. Finì 4-1 per i partenopei. Il ministro Preti ordinò un’inchiesta fiscale sul direttore di gara che ne uscì pulito e poi venne addirittura eletto in parlamento. Nel Napoli di oggi De Laurentiis ha tanti corni scaramantici in casa e i napoletani ne vorrebbero uno gigante sul lungomare. Gli azzurri puntano a un altro successo, il numero undici consecutivo.
Duello Milano-Genova. L’Inter deve far dimenticare ai propri tifosi le ultime, mediocri prestazioni. Il Genoa sembra un avversario ad hoc per i nerazzurri, che vogliono recuperare. Si è parlato di Gagliardini e Brozovic dall’inizio. Il Grifone forse schiererà Pandev (un ex) dal primo. L’Inter ha una lunghezza in più del Milan che giocherà a Genova contro una Sampdoria che teoricamente potrebbe avere gli stessi punti dei rossoneri, anche se non sarà facile battere la Roma nel recupero. Montella potrebbe far ricorso a Musacchio, Calabria, Bonaventura e Suso dall’inizio. In casa Samp si è parlato di Strinic dall’inizio.
Le romane sono provvisoriamente indietro. La Lazio a Verona, contro l’Hellas, troverà un avversario disperato che dovrebbe recuperare Souprayen. Inzaghi dovrebbe schierare dall’inizio Lukaku, Luiz Felipe, Patric e accentrare Radu. La Roma ospiterà un’Udinese che, nonostante la sconfitta interna col Torino, ha dato segni di risveglio. Contro lo scatenato Dzeko, i friulani resisteranno? E Di Francesco (Schick ancora fermo, cinque cambi previsti) terrà ancora fuori De Rossi? Per l’Atalanta, che è ripartita lancia in resta, una trasferta, a Firenze, che non sarà facile: sul campo della Juve, la squadra viola non ha certo fatto brutta figura. Squalificato Badelj. Gasperini potrebbe richiamare Palomino, De Roon e Kurtic.
Il derby Sassuolo-Bologna metterà a confronto due squadre in ripresa. Donadoni farà giocare Palacio dall’inizio. I neroverdi vorranno allontanarsi dalla zona calda. Il Cagliari, reduce da una brutta sconfitta interna, ci riproverà contro il Chievo, che non è un avversario arrendevole. Rastelli richiamerà dall’inizio Sau e Andreolli, Maran si affiderà a Cesar? In Crotone-Benevento saranno in campo squadre che non sono partite bene e questa è una partita che potrebbe rimetterne in corsa una. Certo, gli attacchi hanno segnato solo un gol e le difese ne hanno presi a bizzeffe: 11 il Crotone, 14 il Benevento. A noi sembra tuttavia che i calabresi abbiano dati maggiori segni di vitalità.
Chiudiamo con una curiosità: il Var ha fatto moltiplicare i rigori (l’anno scorso 16 ora 22), ma ha ridotto le espulsioni (da 22 a 6). Meno proteste e meno fallacci per paura di essere smascherati elettronicamente: numeri su cui riflettere. Uva, direttore generale della Figc ha detto che i campionati vanno riordinati. Bravo, era ora. Facciamolo allora.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto
Leggi anche
Video