Italian Baja, il dominio di Przygonski

Il polacco si impone nei tre settori selettivi. Gadasin frenato da problemi al motore e forature. Codecà il migliore italiano

PORDENONE. Non c’è storia. L’Italian Baja è nelle mani di Jakub Przygonski. Il pilota polacco, a bordo della Mini John Cooper Works Rally, vince i tre settori selettivi in programma e chiude in testa la seconda tappa della gara, giunta alla venticinquesima edizione e valida come sesto round della Coppa del mondo Fia cross country rally. Il driver, superato il leader della Super special stage Boris Gadasin (G-Force Bars), guida la classifica col tempo di 3 ore 14’03’’4, con un vantaggio di 2’40’’4 su Martin Prokop e di 6’00’’8 su Miroslav Zapletal, entrambi boemi e al volante di una Ford F-150 Evo. Arranca invece Vladimir Vasilyev (Mini Cooper Countryman), secondo in campionato: il russo è quarto a più di 8’ dal capolista. Oggi ultima tappa: soltanto un cataclisma può togliere la vittoria a “Kuba”, campione in carica della corsa e primo nella serie iridata.

Dominio. Il settore selettivo di ieri, “Valvadrom”, prevedeva la partenza da Valvasone e l’arrivo a San Lorenzo di Arzene. Quasi 87 km di prova da ripetere tre volte. Sul primo passaggio Przygonski fa capire che aria tira: chiude con il tempo di 1 ora 4’22’’, salendo in testa alla gara e staccando di 41’’ Prokop e di 1’05’’ Vasilyev. Sul secondo passaggio la musica è la stessa: un altro graffio del polacco, che rifila 1’03’’ a Prokop e 2’32’’ a Zapletal, salito in terza piazza in seguito ad alcuni problemi accusati durante la prova da Vasiliyev. Non cambia nulla neanche sulla terza ripetizione di Valvadrom, con il pilota di Breslavia che chiude davanti a Prokop e a Gadasin. A proposito: quest’ultimo è stato molto sfortunato nella giornata di ieri, tra problemi al motore e due forature. Adesso lo zar di San Pietroburgo è soltanto quinto a 12’21’’3 da Przygonski.

Italiani e locali. Tra i piloti tricolori – si corre anche la terza tappa del campionato nazionale fuoristrada – guida il solito Lorenzo Codecà, settimo assoluto con la Suzuki New Grand Vitara ufficiale (a 22’45’’3 dal polacco). È invece terzo tra i driver azzurri e primo tra i locali il pordenonese Andrea Tomasini: navigato da Mauro Toffoli, anche lui pordenonese, è autore di una prova molto regolare. Attardati e in coda alla classifica sono Eugenio Amos e il campione in carica Elvis Borsoi, entrambi su Mini e condizionati da problemi meccanici al mezzo. Si ferma invece il 17enne di Fiume Veneto Alessandro Altoè, su Quaddy Yamaha, navigato dall’esperto Bruno Fedulla: sull’ultimo settore selettivo di giornata accusa problemi al radiatore e finisce nelle retrovie. Prima si trovava in testa anche alla graduatoria iridata.

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