Italia, ecco i giovani nel mirino di Spalletti

Da Lucca a Calafiori, da Bove a Kayode.Tutti stanno giocando con continuità e con profitto come si augurava il ct
Massimo Meroi
Lorenzo Lucca, attaccante dell’Udinese, alla sua prima stagione in A è a quota 6 reti
Lorenzo Lucca, attaccante dell’Udinese, alla sua prima stagione in A è a quota 6 reti

«I giovani bisogna farli giocare se si vuole che crescano». Quante volte abbiamo sentito i ct azzurri, prima Mancini e ora Spalletti, ripetere questa frase.

Beh, stando ai numeri di questa stagione, i giocatori che il commissario tecnico ha detto di seguire con interesse hanno messo nel loro curriculum un discreto numero di partite.

Spalletti ha fatto una distinzione tra coloro che aveva già scoperto da un po’ (Kayode, Ranieri, Koleosho, Casadei e Bove ) e quelli che sono usciti in maniera prepotente più di recente (Lucca, Prati e Calafiori). La sostanza, però, non cambia. Tutti stanno giocando. E convincendo.

Lorenzo Lucca, centravanti dell’Udinese, sotto la guida di Sottil giocava con il contagocce. Anche con Cioffi inizialmente è partito dalla panchina, la svolta è arrivata con l’infortunio di Success 5’ dopo la gara con il Verona.

Da allora il numero 17 bianconero ha sempre timbrato il cartellino del gol in casa: doppietta con l’Hellas e gol con Sassuolo e Bologna. Sabato scorso al Friuli Lucca ha vinto il duello con il difensore centrale rossoblù Riccardo Calafiori (2002), l’unico a salvarsi a Udine tra gli uomini di Thiago Motta.

Il tecnico italo-brasiliano gli ha cambiato la vita impiegandolo da centrale con compiti di costruzione. Nelle giovanili della Roma Calafiori agiva da esterno di sinistra, può farlo ancora in caso di necessità, ma finora i suoi 15 gettoni sotto le due torri li ha spesi da centrale.

Quello di difensore è un ruolo nel quale l’Italia ha prodotto poco negli ultimi anni. Nell’ultima gara con l’Ucraina Spalletti ha schierato il granata Buongiorno, ecco quindi che vedrà sicuramente di buon occhio la crescita del fiorentino Luca Ranieri (1999), decisivo nell’ultima gara con il Torino e autore di tre reti in Conference League.

Anche Ranieri, come Calafiori, ha un passato sulla fascia ma Italiano ha preferito accentrarlo per sfruttarne la sua velocità.

Restando in casa Fiorentina non si può non citare Michael Kayode che vent’anni deve ancora compierli. È stato l’uomo copertina della Nazionale Under 19 che ha vinto l’ultimo europeo di categoria (sua la rete decisiva nella finale con il Portogallo) e si è ritagliato un posto importante in maglia viola dopo l’infortunio di Dodo.

A Cagliari quel volpone di Claudio Ranieri sta coltivando Matteo Prati, centrocampista classe 2003, romagnolo di origini che ha in Daniele De Rossi il suo idolo (non a caso ha scelto il numero 16 di maglia). Per lui esordio alla quarta giornata con l’Udinese, poi dalla settima giornata non è più uscito dall’undici titolare.

Chiusura con due centrocampisti. Edoardo Bove, classe 2002, si sta facendo anche un’esperienza internazionale con la Roma. Lo scorso anno 22 presenze in A e 10 in Europa League, quest’anno, neanche a metà stagione i gettoni sono rispettivamente 16 e 6 con anche un gol in Europa.

Cesare Casadei, il gioiello che l’Inter cedette al Chelsea per 14 milioni e che oggi è un punto fermo del Leicester di Maresca capolista in Premiership: per lui 21 presenze, 2 reti e una bella palestra per crescere.

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