Il vero segreto della Gsa sta nello staff di Lardo

UDINE. Il successo di ogni squadra, che sia di pallacanestro o di qualsiasi altro sport, non è solo frutto del sudore e del talento dei giocatori, ma nasce da un connubio tra questi e l’intero staff. Se l’Apu Gsa è riuscita ad ottenere la promozione in serie A2, allora il merito va anche al team tecnico che ha seguito la squadra.
«È stata una vittoria di tutti, anche di chi ha svolto un lavoro non pubblicamente riconosciuto», le parole sono del coach Lino Lardo, il quale è molto orgoglioso dei suoi colleghi. Con loro è infatti riuscito a portare a casa il risultato più importante, trovando un aiuto prezioso nei momenti di necessità.
A stretto contatto con il coach ligure sono stati innanzitutto i suoi due assistenti, Cristian Braidotti e Federico Vignola. Entrambi friulani, arrivavano da esperienze diverse.
Il primo, originario di Cividale e di scuola Ubc, aveva allenato la categoria Juniores della Snaidero dove giocava Davide Pascolo, il gioiellino di Fagagna e neo acquisto dell’Olimpia Milano.
Braidotti si è poi spostato a Modena e a Montichiari, per poi incrociare la scorsa estate, al corso per allenatori Fiba a Lignano durante gli Europei under 20, sia Micalich sia Lardo, che l’hanno preso sotto braccio.
Vignola invece, nativo di Cervignano, ha un passato con la nuova Siena, ed era già vice di Luca Corpaci nel 2014-15. La coppia di assistenti è stata fondamentale per studiare gli avversari e preparare ogni singola partita, grazie contributo sullo scouting e sulla selezione dei video.
Appena fuori dal parquet, ma sempre presenti al Benedetti, sono stati poi Dario De Conti e Davide Zorzenone. Il primo, preparatore atletico, aveva già svolto il suo lavoro assieme ad Andrea Paderni due stagioni fa, per poi continuare con Corpaci.
Quest’anno nella prima parte di campionato era stato affiancato da Giacomo Braida, ma poi ha continuato in maniera indipendente, prevenendo gli infortuni e rinforzando la muscolatura dei bianconeri.
Zorzenone, fisioterapista, proveniente anche lui dal settore giovanile Snaidero quando era ancora studente universitario, si è invece preoccupato di curare i giocatori, dai piccoli acciacchi ai dolori più grandi, rimanendo a contatto con il reparto medico.
Ad affiancarlo è stato innanzi tutto Federico Lanza, già riabilitatore e diventato a tutti gli effetti suo vice. Infine Matteo Toneatto, l’osteopata che ha rimesso in piedi Christian Di Giuliomaria dopo il colpo subìto alla schiena nei play-off.
Dello staff fa parte anche il team manager Carlo Nobile, uomo di basket e conosciuto ai più come ottimo playmaker, quando a Cividale era capitano della Longobardi.
Infine, la persona che tutto il basket udinese probabilmente conosce: Luciano Freschi. Accompagnatore da tantissimi anni delle principali squadre di Udine, quando Lardo si è insediato nell’Apu non ha avuto bisogno di presentazioni.
«Rappresenta la storia della pallacanestro – dice Lardo –, perché è da sempre stato la prima persona che vedevi al palazzetto».
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