Il Pordenone finirà il campionato a Trieste: risolto consensualmente l'accordo con l'Udinese

PORDENONE. È ufficiale: il Pordenone risolve anticipatamente l’accordo con l’Udinese relativo all’utilizzo dello stadio Friuli per le gare interne e completerà la stagione 2019-2020 al Rocco di Trieste. Nel capoluogo regionale disputerà le gare con Venezia (20 o 21 giugno), Entella (30 giugno), Pisa (11 o 12 luglio), Cosenza (18 o 19 luglio) e Salernitana (28 luglio) - utili a chiudere il campionato -, più eventualmente quelle relative ai play-off.
Nella serata di lunedì 8 giugno è arrivato anche un comunicato congiunto con cui "Udinese Calcio e Pordenone Calcio rendono nota la risoluzione anticipata dell’accordo relativo alla disputa delle gare interne del campionato di Serie B alla Dacia Arena".
“A nome di tutta l’Udinese Calcio - ha dichiarato il direttore generale dell’Udinese, Franco Collavino, auguro al Pordenone il massimo risultato sportivo: nelle attuali condizioni normative, organizzative e logistiche non era possibile trovare altra soluzione operativa”.
“Ringraziamo l’Udinese - ha dichiarato Mauro Lovisa, presidente del Pordenone Calcio - perché fino a marzo abbiamo avuto la possibilità di utilizzare un impianto modello. Guardiamo avanti con grande impegno, per un finale di stagione che sarà strategico per il nostro futuro”.
Nella città giuliana, all’incontro di ieri, erano presenti per il club neroverde il presidente Mauro Lovisa e il dg Giancarlo Migliorini mentre la parte triestina era capitanata dal sindaco Roberto Dipiazza. Con lui anche l’ad della società alabardata, Mauro Milanese. Priorità a quest’ultimo, in caso di contemporaneità, con il Pordenone che si è impegnato a sostenere i costi relativi al mantenimento del manto erboso nonché di tutte le altre spese necessarie.
Gli uffici del Comune stanno predisponendo la bozza di fideiussione a garanzia che lo stadio venga reso come era stato concesso: la cifra richiesta dovrebbe superare i 100 mila euro.
Neroverdi e bianconeri, relativamente alla separazione, hanno redatto un comunicato congiunto: «A nome di tutta l’Udinese - ha dichiarato il dg Franco Collavino -, auguro al Pordenone il massimo risultato sportivo: nelle attuali condizioni normative, organizzative e logistiche non era possibile trovare altra soluzione operativa».
«Ringraziamo l’Udinese – ha replicato Lovisa - perché fino a marzo abbiamo potuto utilizzare un impianto modello. Ora auspico una pacifica convivenza (temporanea) a Trieste, città che ringrazio per l’ospitalità. Riconosco il grande attaccamento ai colori dei nostri tifosi ed esprimo profondo dispiacere per dover cambiare nuovamente sede delle gare». Lovisa si è rivolto anche ai supporter della Triestina: «Rispetto la tifoseria alabardata – ha detto –. Il Rocco non è e non sarà casa nostra: entriamo e usciamo in punta di piedi. È comprensibile la rivalità, ma ciò non deve mai trascendere l’ambito sportivo e sfociare in attacchi alla dignità delle persone come quelli letti in queste ore, perché non hanno nulla a che fare con il calcio».
Dipiazza si è detto felice di aver messo a disposizione il Rocco e ha aggiunto che «sarebbe bello che il Pordenone conquistasse la A nel nostro stadio», mentre il consigliere comunale di Udine Enrico Bertossi, sulla sua pagina Facebook, ha scritto che «dopo le porte chiuse in faccia dello stadio Friuli il Pordenone è accolto a braccia aperte da Trieste. Altra bella figura di Udine».
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