Il Napoli crolla a Firenze

FIRENZE. Giovanni Simeone affonda il Napoli e regala un pezzo di scudetto alla Juventus. Il giorno dopo la vittoria dei bianconeri contro l’Inter, non arriva la risposta dei partenopei che cadono al Franchi e restano a -4 dalla vetta quando mancano tre giornate alla fine. Una sconfitta che nasce agli albori della partita quando, al 6’, il Cholito scappa in profondità e Koulibaly lo stende. Mazzoleni indica prima il dischetto e mostra il giallo, ma il Var lo corregge e se il rigore diventa punizione dal limite, il cartellino per il difensore senegalese diventa rosso. In dieci contro undici per oltre 80’, la squadra di Sarri va lentamente a fondo, col morale sotto i tacchi e poche idee, trafitta per due volte dallo stesso Simeone che tiene invece la Viola in piena corsa per l’Europa. Forse gli eccessivi festeggiamenti post Torino, forse il contraccolpo psicologico arrivato dal Meazza, di sicuro il Napoli ha sofferto un’ottima Fiorentina che, con Badelj di nuovo al suo posto in mezzo al campo, Milenkovic al fianco di Pezzella per l’infortunato Vitor Hugo e Chiesa e Saponara in appoggio a Simeone, mette da subito in difficoltà i partenopei, come dimostra l’azione che porta all’espulsione di Koulibaly.
La mossa di Sarri - partito col solito undici e Mertens ancora una volta preferito a Milik - è quella di togliere Jorginho per Tonelli ma, Allan a parte, il Napoli non c’è. Uno scatenato Chiesa semina il panico fra i difensori azzurri e al 34’ arriva il meritato vantaggio firmato da Simeone che, scattato sul lancio di Biraghi, semina Tonelli e davanti a Reina non può fallire. Il Napoli, che sullo 0-0 si era reso pericoloso con Mario Rui direttamente su calcio d’angolo, rischia il tracollo ma Reina è provvidenziale prima su Benassi e poi su Chiesa.
Nella ripresa partenopei vicini al pari con Mertens, ma il sinistro al volo sull’assist di Callejon è debole, mentre sull’altro fronte Veretout ci prova dalla distanza senza successo, poi è ancora Reina decisivo sulla conclusione sporca di Chiesa. Sarri butta dentro Milik e Zielinski per Mertens e Hamsik, ma al 17’ arriva il raddoppio viola, ancora firmato da Simeone che su angolo dalla destra sfrutta un rimpallo favorevole e da due passi trafigge Reina. Il Cholito sigla nel recupero la sua tripletta personale e interrompe l’imbattibilità esterna in campionato del Napoli che durava dall’ottobre 2016. I viola tengono il passo di Atalanta, Milan e Samp, per Hamsik e compagni il grande sogno non è mai stato così lontano dal realizzarsi.
A fine gara il tecnico del Napoli, Maurizio Sarri, ha commentato così la prestazione della squadra. «Ci siamo completamente persi di fronte alle avversità della partita e all’espulsione. Poi, passati in svantaggio, siamo andati in default più nervoso che fisico, la squadra ha cercato di reagire come singoli, ma - ammette il mister - ci siamo persi come squadra. Onore comunque alla Fiorentina per la prestazione di altissimo livello. Il gol di Higuain nel finale di Inter-Juve? Inutile spendere tante energie di fronte alle partite degli avversari, visto che poi noi dobbiamo giocare le nostre partite. Io - sottolinea Sarri - ho visto una squadra che in dieci e senza il centrocampista centrale si è, lo ribadisco, persa quasi completamente sia in fase di palleggio che in fase difensiva. L’espulsione e l’intervento del Var? Beh, teoricamente era meglio avere rigore contro e non l’espulsione, ma ormai è andata così».
L’allenatore della Fiorentina, Stefano Pioli, ha parlato di partita quasi perfetta dei viola: «Rimanere in superiorità numerica dopo 5’ è stato un grande vantaggio, ma la squadra aveva le idee chiare anche 11 contro 11. Abbiamo fatto bene, abbiamo palleggiato e non abbiamo mai rinunciato ad andare avanti, perché sapevamo che anche in dieci il Napoli poteva essere pericoloso. Partite perfette non esistono, ma noi oggi ci siamo andati vicino. Sarebbero aumentate le difficoltà senza l’espulsione, ma avremmo comunque fatto bene - aggiunge -. Abbiamo raccolto meno nelle ultime partite, ma in questo match abbiamo sfruttato le occasioni avute».
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