Il Monte Canin sanguinoso teatro della guerra

A Sella Nevea e sui monti circostanti, Rombon, Canin, Montasio e Jof Fuart correva la prima linea della Grande Guerra. Sono luoghi consacrati dal sangue degli alpini immolatisi per la patria. Fra le rocce sono ancora presenti i resti di camminamenti e fortini che testimoniano i sacrifici sopportati dai soldati. E lo struggente canto dedicato al monte Canin dagli alpini piemontesi racconta quella sofferenza. Nella miniera di Cave del Predil, da dove i ciclisti ripartiranno mercoledì, è tuttora percorribile la galleria che servì agli austroungarici per trasportare, non visti, truppe nella valle dell'Isonzo. Anche la gente della Val Raccolana patì grandi sofferenze. Alla rotta di Caporetto dovette abbandonare le proprie case per andare profughi in altre regioni. Scegliendo queste strade il Giro rende omaggio a quelle grandi sofferenze.(g.m.)
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