Il miglior arbitro è Maccorin di Pordenone
È Michele Maccorin, arbitro classe 1993 della sezione di Pordenone, il successore del pordenonese Davide Copat, dell’altro naoniano Bogdan Nicolae Sfira e dell’udinese Daniele De Prato nell’albo d’oro dei migliori fischietti dell’universo dilettantistico del Friuli Venezia Giulia secondo il giudizio del Messaggero Veneto, avvalorato dal presidente regionale dell’Associazione italiana arbitri Andrea Merlino.
Appena laureatosi in scienze alimentari, Maccorin ha iniziato ad arbitrare nel 2013 e due anni dopo era già inserito nell’organico degli arbitri regionali. Cinque mesi fa è stato promosso alla divisione arbitri interregionali, assieme al compagno di sezione Davide Santarossa, dopo aver diretto 19 gare in Eccellenza e 22 in Promozione. Dice di Maccorin il presidente regionale Andrea Merlino. «Michele – sottolinea – è un arbitro appassionato e con grande spirito di sacrificio, che accomuna alle indubbie qualità tecniche quella volontà che è ingrediente fondamentale per poter progredire verso traguardi di un certo livello. È davvero un entusiasta, capace di dirigere anche 7 gare in sette giorni se gli venisse richiesto, sempre presente agli allenamenti e alle riunioni. In questo suo primo approccio fuori regione si sta comportando molto bene, ed è già stato designato per dirigere gare di Eccellenza anche in Sardegna e Sicilia a conferma dei suoi continui progressi. Noi cerchiamo sempre di promuovere arbitri che oltre ad essere bravi siano anche volenterosi, e con Maccorin siamo certi di aver operato una scelta azzeccata».
Da rispettoso osservatore delle gerarchie nei rapporti che regolano l’universo arbitrale, Merlino preferisce non prendere posizione sul recente riconoscimento ottenuto dal movimento calcistico regionale da parte del presidente nazionale Marcello Nicchi sulla correttezza delle componenti calcistiche regionali nei confronti degli arbitri. Si ricava però l’impressione che l’esposizione mediatica avuta dalla nostra regione abbia avuto alcuni risvolti negativi, visto quanto accaduto in tempi recentissimi sia per episodi di discriminazioni razziali che per quanto riguarda atteggiamenti al limite dell’aggressione fisica. Dirigenti allenatori, calciatori e spettatori continuano a focalizzare l’attenzione su singoli episodi a loro sfavore che poi portano tutti a giudicare negativamente l’operato dei direttori di gara. Che non sono ovviamente infallibili, ma lavorano sodo per poter migliorare. La pubblicità sulla virtuosità della nostra regione fa piacere anche agli arbitri, pur nella consapevolezza della necessità di tenere la guardia alta per prevenire comportamenti poco virtuosi come in altre parti d’Italia. Infine uno sguardo al percorso degli altri arbitri premiati negli ultimi anni dal Messaggero Veneto.
Copat ha chiuso la carriera arbitrale nell’estate 2017 dopo 3 stagioni in serie D mancando per sole due posizioni la promozione in C, Sfira si sta ben comportando nella sua seconda stagione in IV serie, mentre De Prato è stato costretto da motivi lavorativi a rassegnare lo scorso giugno le dimissioni dai quadri arbitrali pur essendo stato confermato nella commissione interregionale nella quale era stato promosso nel 2017. —
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