Il futuro Udinese passa per Verona contro il Chievo deve fare risultato

UDINE
Che nostalgia di Tutto il calcio minuto per minuto. Davvero “tutto”. Vabbè, almeno stavolta a Verona l’Udinese gioca alle tre del pomeriggio, l’orario non c’entra. Erano da annali la terminologia e le frasi ricorrenti: «Scusa Ameri, sono Ciotti», Ciotti con quella voce inconfondibile, come la sua «cifra tecnica», quando parlava della qualità delle squadre. Oggi vi direbbe che la squadra di Velazquez deve «muovere la classifica» per cominciare a scrivere un futuro incoraggiante, fatto di speranze concrete alle spalle di chi alla fine giocherà per l’Europa, magari sognando un aggancio che sarebbe da favola. Tutti argomenti che passando (anche) per la partita contro il Chievo.
L’Udinese è nel gruppone, là al centro, con i suoi 5 punti. Nè tanti, nè pochi: a proposito di vecchi modi di dire, la classifica è corta, cortissima. Tra le squadre alle spalle le prossime due avversarie di bianconeri in trasferta. Il Chievo a -1 (frutto di due pareggi e della penalizzazione di 3 punti per il “caso plusvalenze”) e il Bologna a quota 1, Bologna che la prossima domenica ospiterà l’Udinese al Dall’Ara. Questa settimana per Velazquez sarà illuminante. Se non fai risultato lontano da casa con due avversarie che obiettivamente non se la passano benissimo, allora vuol dire che i miglioramenti da fare non sono soltanto pura filosofia calcistica. In mezzo, nel primo turno infrasettimanale della stagione, ci sarà la Lazio, un assaggio degli appuntamenti da brividi allo stadio Friuli, considerando che poi ai Rizzi arriveranno la Juventus e, subito dopo la sosta del campionato riservata alle nazionali (a metà ottobre), il Napoli. Insomma, fare bottino oggi a Verona e a Bologna sarà fondamentale per mantenere una certa quota in classifica e la serenità (dell’ambiente) per continuare sulla strada imboccata con l’arrivo di Velazquez.
A proposito del tecnico spagnolo: finora ha ruotato poco i propri uomini. E anche stavolta dovrebbe proporre i soliti noti, tanto che, rispetto all’undici anti-Torino, potrebbe esserci una sola novità, Machis al posto di Pussetto. Una novità relativa, considerando che il venezuelano era stato dirottato in panchina soltanto perché era rientrato tardi dall’impegno con la propria nazionale. Insomma, anche oggi sul rettangolo verde del Bentegodi (“cucito” con il filo sintetico da un anno per risolvere il problema dell’erba malata, così come succederà al Friuli tra una settimana) l’Udinese smazzerà un 4-1-4-1 con Behrami davanti alla difesa, la difesa che si regge sulla coppia Ekong-Nuytinck, spalleggiata da Larsen e Samir per proteggere la porta di Scuffet. Davanti una sola punta, l’ex clivense (all’epoca delle giovanili) Kevin Lasagna che avrà a supporto Machis, Fofana, Mandragora e De Paul. Il polacco Teodorczyk ancora in panchina, con lui anche un Barak ormai recuperato in pieno, ma è chiaro che con tre partite nell’arco di una settimana bisognerà attingere anche al serbatoio delle riserve. —
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