Il Friuli V.G. parte con un fantastico tris

UDINE. La formazione juniores del Friuli Vg ha sfidato al debutto proprio la squadra campione uscente, e la gara richiedeva particolare attenzione e l’applicazione maniacale di quanto predicato in questi giorni da mister Pecile. Una bella prova di diligenza tattica e l’approccio giusto a una partitaa che avrebbe fin da subito potuto segnare il prosieguo del cammino nel Torneo.
Pressione a tutto campo ritmo e intensità sono i concetti chiave che le formazioni allenate da Pecile devono fare loro, ed oggi è successo tutto questo. Marcature asfissianti, raddoppi, pressing alto e precisione chirurgica negli interventi difensivi sono state le carte vincenti calate al cospetto dei campioni d’Italia uscenti.
Avvio targato Fvg, Piccolotto al 10’ conquista palla sulla tre quarti e cerca l’improvvisa verticalizzazione, Gurgu in ritardo sul tempo della giocata. Il tentativo di Medeot di testa su calcio d’angolo di Ceolin è fuori misura, al 24’ lo stesso Ceolin ci prova su calcio di punizione, ma la sfera si spegne a lato.
Ancora un lampo un minuto dopo, con una bella azione di prima con la quale Righini innesca Gurgu che serve per la testa di Del Riccio, che però non inquadra la porta. Tambureggiante l’assalto dei nostri under portato alla porta avversaria, Medeot al 28’ da buona posizione non centra il bersaglio.
La prima vera azione dei laziali un minuto prima del time-out (chiamato dai mister vista l’afa e l’alto tasso di umidità presente nell’aria), ma il tentativo da lontano di Casu finisce lontano dalla porta, poi la punizione di Di Maggio proprio allo scadere si perde oltre la traversa.
Il vantaggio del Fvg a inizio di ripresa: Gurgu al 1’ trova la stoccata vincente concludendo una bella manovra corale, con la palla insaccata alle spalle di Chessa. Rinfrancata dal gol la squadra di Pecile sembra aver ritrovato nuove energie ed è ancora una volta Battaglini a provarci, ma il diagonale trova pronto l’estremo difensore laziale.
Poco convinta la reazione dei capitolini; la conclusione di Oliva al 20’ leggermente deviata sorvola la traversa, poi ancora Oliva vince un contrasto aereo al centro dell’area di rigore con Medeot, ma Facchin presta buona guardia.
È il 25’ quando la formazione del Friuli Venezia Giula, invoca il rigore, per un fallo apparso ai più netto del portiere laziale ai danni di Del Riccio, non è dello stesso avviso il signor Beretta di Monza, che non ravvede gli estremi per concedere il calcio di rigore.
Al 29’ la squadra di Pecile sfiora il raddoppio, bella l’intesa Del Riccio-Piccolotto barba al palo. Paravano si fa immediatamente perdonare al 33’, quando su azione confezionata da Battaglini si fa trovare pronto e sigla la rete del momentaneo 2-0.
Su un capovolgimento di fronte, il Lazio subisce la più classica delle ripartenze: Piccolotto elude la guardia e con un preciso colpo di biliardo con un rasoterra preciso mette in rete da buoni 40 metri. Nei minuti finali in cui il Lazio con Oliva rende la sconfitta meno amara.
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