Il ct Pozzecco e le sfide con il nipote, promessa di Cividale: «Negli uno contro uno vinco sempre io»
Il tecnico dell’Italia parla delle partitelle in famiglia con il 16enne Thomas: «Sarà così anche quando io avrò ottant’anni e lui cinquanta»

«Mio nipote Thomas è bravo, ma nelle sfide uno contro uno non mi ha mai battuto». Gianmarco Pozzecco ha sempre la battuta pronta e ha voglia di scherzare anche quando gli chiediamo di parlare in qualità di zio e non di commissario tecnico della Nazionale.
Lo abbiamo raggiunto telefonicamente per fare due chiacchiere sul promettente Thomas Pozzecco, giovane talento delle giovanili Ueb Cividale fresco di convocazione con la Gesteco di A2, ma anche sulle due squadre friulane di serie A2 e ovviamente sull’Italbasket che a novembre tornerà in campo per cercare di timbrare il pass per gli Europei del 2025.
Coach, sul Messaggero Veneto abbiamo raccontato la storia di suo nipote. Che rapporto avete?
«Sono molto affezionato a lui, indipendentemente dal fatto che giochi a pallacanestro. Thomas è un bravissimo ragazzo, mio fratello Gianluca e sua moglie sono dei buoni educatori. Ora che ho una figlia capisco bene cosa significhi essere un genitore. È inoltre un ragazzo con le idee chiare, ama il basket ed è bello che abbia una passione che gli riempia le giornate: sia per l’aspetto ludico, sia perché avere una vita piena è una cosa positiva».
Vi vedete spesso?
«Ogni volta che torno a Trieste. Gli ho regalato un canestro e giochiamo sempre uno contro uno. Però c’è una cosa che al vostro giornale non ha detto».
Ce la dica lei.
«Lui contro di me non vince mai. Dirò di più: anche quando avrò 80 anni non sarò battibile, perché lui sarà 50enne. Questa previsione lo fa impazzire! (ride, <CF1002>ndr<CF1001>). A parte gli scherzi, Thomas si sta allenando bene, vive il basket nel modo giusto. Io lo tengo d’occhio soprattutto dal punto di vista comportamentale. Sono in contatto col grande Pillastrini, siamo amici da una vita: l’ho chiamato dopo i 44 punti realizzati nel derby Under 17, ho visto la partita su YouTube e sono contento per l’atteggiamento di mio nipote con i compagni. Ha capito i veri valori dello sport».
A proposito di Pillastrini, che ci dice della Gesteco?
«È mostruosa. Ho visto la partita di Rimini, di una bellezza unica. “Pilla” è tra i migliori tecnici in Italia. Sa essere geniale, Cividale gioca con ardore e condivisione: questa è la cosa che conta di più. E poi alla Ueb hanno coraggio nel lanciare i giovani. Faccio i complimenti a tutto l’entourage».
Sta seguendo Francesco Ferrari?
«Sì, mi piace un sacco, in estate l’ho anche chiamato in Nazionale. Seguo anche Marangon, molto bravo».
L’Apu Old Wild West può arrivare lontano?
«Udine ha una squadra forte. Sono anni che cerca di salire in A, mi auguro che accada presto. Sia per gli investimenti di Pedone, sia perché l’Apu merita di misurarsi con la massima serie. Io sono convinto che ce la farà, non so se quest’anno o dopo, anche perché la concorrenza è davvero nutrita».
A che punto è la Nazionale?
«Ci prepariamo alla finestra delle qualificazioni agli Europei. Stiamo lavorando in serenità per allestire una squadra forte, con giovani interessanti, orgogliosi di vestire la maglia azzurra».
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