Il cordenonese Bonazza alla Cape Epic

CORDENONS. Anche un cicloamatore di Cordenons sarà al via dell’Absa Cape Epic, una delle corse più dure al mondo. La celebre competizione a tappe a coppie scatterà domenica con un prologo e proseguirà fino al 25 marzo per un totale di 658 chilometri e 13.530 metri di dislivello in salita nella varietà dI paesaggi del Sudafrica: in coppia con l’opitergino Michele Gallina, portacolori del Bike team 53.3 di Caneva, correrà Matteo Bonazza. L’idraulico 28enne, tesserato per lo Spezzotto bike team di Conegliano, è alla prima impresa estrema della sua appassionata carriera. «Affronterò una gara così lunga per la prima volta – conferma il biker che abitualmente si alterna fra cross country e marathon –. La proposta di partecipare all’Absa Cape Epic mi è pervenuta da Michele Gallina che ha sfruttato i suoi contatti in Sudafrica. Si tratta della gara numero 1 al mondo: non potevo certo rinunciarvi nonostante le difficoltà e le incognite dell’impresa. La passione supera tutto, compresi i costi della trasferta».
Bonazza, classificato come élite sport, viaggerà per quasi 24 ore per raggiungere il Sudafrica. «Partecipare a questa gara è il sogno di tutti, élite e master – afferma Bonazza –. Per me sarà come andare all’università del ciclismo. Sono state accettate al via 600 coppie di tutto il mondo. Insomma, un’occasione unica di confrontarmi con il ciclismo internazionale e conoscere il territorio di un Paese che si trova dall’altra parte del mondo. Non conterà affatto il risultato, conterà solo mettercela tutta per puntare a portare a termine la corsa. La prenderò come un allenamento straordinario in vista del vero obiettivo stagionale che è rappresentato dal campionato europeo marathon di Spilimbergo».
Matteo Bonazza e Michele Gallina, tuttavia, in Sudafrica non porteranno solamente passione per le due ruote e spirito di avventura. All’Absa Cape Epic, infatti, indosseranno una maglia speciale: quella nera e giallo fluo con la scritta Amici di Jacopo. «Correremo con una forza maggiore, quella di Jacopo Verardo e della sua lotta contro la Duchenne – spiega Matteo –-. Al momento di scegliere una maglia, visto che non possiamo correre con le rispettive divise sociali, non abbiamo avuto alcun dubbio nello scegliere quella degli Amici di Jacopo».
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