Il “benzinaio” di Velazquez: «Il lavoro che facciamo è legato al sistema di gioco»

SANKT VEIT. Una preparazione atletica finalizzata e settata sul modulo di gioco da adottare, vale a dire sui movimenti che i bianconeri andranno a ricercare con costanza dalla prima all’ultima...
St. Veit (Austria) 27 Luglio 2018. Ritiro Udinese 2018-2019. Allenamento e conferenza stampa presentazione seconda maglia con Mandragora. Foto Petrussi
St. Veit (Austria) 27 Luglio 2018. Ritiro Udinese 2018-2019. Allenamento e conferenza stampa presentazione seconda maglia con Mandragora. Foto Petrussi

SANKT VEIT. Una preparazione atletica finalizzata e settata sul modulo di gioco da adottare, vale a dire sui movimenti che i bianconeri andranno a ricercare con costanza dalla prima all’ultima partita della stagione. É questa la linea guida adottata da Marc Huguet, il preparatore atletico spagnolo che lavora a stretto contatto con Julio Velazquez, a cui ieri è stato riservato un intervento all’interno del Media Day. «Noi partiamo sempre dal sistema di gioco e da quello lavoriamo sulla condizione atletica, ma anche sull’aspetto psicologico e socio-affettivo, perché il giocatore va considerato nella sua interezza», ha detto Huguet, che dunque spiega un concetto importante e alquanto innovativo, almeno ai profani, riguardo al livello raggiunto dalle metodologie di lavoro in ambito atletico. «Noi rispettiamo tutti i parametri della condizione atletica, però lavoriamo per poter giocare tutte le gare in intensità e abbiamo una preparazione individuale per ogni atleta».

Nulla di nuovo in quest’ultima informazione, ma se volete un esempio del concetto applicato, basta guardare alla palestra presente a Sankt Veit. Entrandoci, ci si trovano tutte le macchine e le attrezzature della palestra presente al Bruseschi, smontate a Udine e caricate su due camion per un lavoro di logistica di primo livello. La finalità è quella di garantire continuità al lavoro personalizzato e settato sulle macchine per ciascun giocatore che ha cominciato il suo percorso a Udine, prima di salire in ritiro.

«Adesso i ragazzi sono in una fase di transizione – conclude Huguet –, e rispettiamo il lavoro fatto lo scorso anno, ma stiamo lavorando molto bene». —

S.M. .

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