I tre errori di fila di Nuytinck sono un problema per Gotti: stanchezza o mal di modulo?

Stefano Martorano

udine

«Houston abbiamo un problema», possono dire i tifosi dell’Udinese guardando agli errori commessi da Bram Nuytinck nelle ultime tre partite, amichevole di sabato inclusa. L’insorgere dell’imprevisto inaspettato, citando la famosa frase pronunciata da Tom Hanks in Apollo 13, richiama proprio all’idea di un guasto, un termine insolito per un calciatore, ma nell’occasione abbinabile alla figura di un difensore che per la sua concretezza, più che per la pelata da Robocop, ha sempre incarnato l’idea di una macchina affidabile. E invece qualcosa non sta girando nell’ingranaggio del trentunenne di Maldem, come testimoniato dalle recenti prestazioni, condite sempre con almeno un errore determinante a partita, a cominciare da quello con l’Inter, con Correa accompagnato per linea interna in piena area, e per giunta sul piede preferito, invece di portarlo all’esterno, in occasione del primo gol. Col Sassuolo non è poi passato inosservato l’anticipo netto con cui Frattesi lo ha sorpreso, in piena area di rigore, bruciandolo sul tempo in occasione del 2-1 emiliano. Sabato, invece, è rimasta negli occhi quella palla che Nuytinck si è fatto sradicare in piena area di rigore, e che ha avviato al raddoppio del Koper.

D’accordo, era un’amichevole, ma l’errore inguardabile ha fatto sobbalzare tutti, portando a una semplice considerazione. Cosa sta succedendo a Nuytinck? É una questione di stanchezza, oppure di modulo, con una leggera insofferenza alla nuova linea “a quattro”? Forse entrambe, anche se a Milano si giocava a “cinque” dietro, proprio come contro la Juve alla giornata d’esordio, quando l’olandese si fece buggerare da Cuadrado, facendo il primo movimento per farsi saltare poi come un birillo, in occasione del raddoppio juventino. Giusto per ricordare un altro errore marchiano che non può lasciare tranquillo Gotti, che prima di erigerlo capitano lo ha rispolverato dal cassetto in cui lo aveva riposto Tudor, facendogli giocare 62 partite delle 119 giocate dall’estate 2017. —



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