I fratelli Montagner al Sarone 1975 Obiettivo il ripescaggio in Prima

/ pordenone
Il Sarone 1975 - 2017 si è rifatto il look, con un trio di fratelli di qualità e tanti nuovi innesti interessanti. La squadra, che ha avanzato domanda per il ripescaggio in Prima Categoria, è pronta a vivere un’annata di livello. Allo zoccolo duro del gruppo dell’anno scorso, si sono aggiunti i tre fratelli Montagner: il difensore Gianni (’92), proveniente dal Polcenigo, il talentuoso centrocampista Mattia (’98), in prestito dal Tamai e il bomber Claudio (’87), centravanti di esperienza ed ex, tra le altre, dell’Union Pasiano. Gli ultimi due sono arrivati dalla Gorghense.
Tre colpi di qualità che sottolineano le ambizioni del club, evidenziata nero su bianco dalla stessa dirigenza. «La nostra idea – afferma il vicepresidente Marco Mella – è di far bene. Speriamo di essere ripescati in Prima che, non ci nascondiamo, riteniamo sia senza di dubbio una categoria più adatta al prestigio della nostra realtà. Speriamo possa concretizzarsi, ma in qualsiasi caso la squadra è ben attrezzata. A lungo termine, vorremmo tornare a giocare a Sarone, casa nostra, magari trovando una collaborazione con il SaroneCaneva. Al momento, però, vogliamo sottolineare che stiamo molto bene anche a Cordenons, dove ci sentiamo ben voluti».
La squadra, dal prossimo campionato, sarà guidata dal neotecnico Enrico Luchin, un ritorno il suo. Il ds Alberto Casagrande ha invece chiuso altri colpi importanti oltre al trio dei Montagner. Sono arrivati il portiere Thomas Carlet (’00) dal Cordignano, i centrocampisti Federico De Pin (’90), dall’Orsago, e Andrea Fregonese (’92) e gli attaccanti, Muhamed Xibraku (’98) dal Chiavris, il rientrante Raffaele Caracciolo (’90), ex Torre, e Andrea Vettorel (’99) dal Fontanafredda. Un parco giocatori per sognare in grande.
A Fontanafredda, intanto, è saltata la festa per l’addio all calcio giocato di Fabio “Ciccio” Campaner, nuovo tecnico rossonero. Il desiderio era di organizzare in questi giorni al Tognon una partita con molti dei numerosi compagni di squadra e amici dell’ormai ex difensore, capitano di lungo corso del Pordenone. Ma è mancato l’ok del comune: kermesse rinviata a data da destinarsi. —
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