Guagliardo e Frasson trionfano a Piancavallo

AVIANO. Fedele alla tradizione instaurata fin dal 2009, quando la corsa è rinata grazie all’impegno, tuttora molto intenso, di Fabrizio Grigoletti presidente della Scuderia Sagittario, il Rally Piancavallo ha atteso per primi, sulla pedana di arrivo i vincitori della sezione riservata alle auto storiche. Poi c’è stata gloria per le moderne. Così, dopo due intense giornate di gara, Domenico Guagliardo e Marina Frasson su Porsche 911 Rs hanno conquistato una meritata vittoria, mai messa in discussione dal momento che sono stati in testa dalla prima all’ultima prova speciale. Al termine del primo giorno di gara, dopo due prove speciali disputate sull’asfalto bagnato, Guagliardo aveva 54’’9 di vantaggio su Fassina-Verdelli in gara con la Lancia Rally 037 che il pilota di Valdobbiadene, già campione europeo rally, ha voluto nella stessa livrea con la quale nel 1984 ha vinto la Targa Florio in Sicilia. A fine gara il distacco è salito a 2’30’’3. Per Fassina, al via per collaudare il nuovo motore, la soddisfazione del podio davanti a Tirone-Oberti (Porsche 911 Sc) arrivati a 2’51’’4 dal vincitore. Al quarto posto, primo dei pordenonesi con assoluto merito, ecco Michele Doretto navigato dalla moglie Barbara Arcangioli su Honda Civic. Quinta piazza per la Opel Kadett Gsi di Frainer-Comunello, anche loro molto bravi a stare davanti ad auto più potenti. Bene anche Stoschek-Hawranke su Bmw 2002 TI.
Tra le auto moderne – gara conclusa in ritardo a causa dell’incidente di cui riferiamo nelle pagine di provincia – a trionfare è stato Claudio De Cecco: per lui vittoria numero 84 in carriera. Il suo nome era già nell’albo d’oro perché aveva vinto nel 2013 (allora con Barigelli alle note). Questa volta ha vinto con Jean Campeis sul sedile di destra. Il pilota friulano ha anche sottolineato che per lui il 2016 è la trentesima stagione di gare, vale a dire quante sono le edizioni del Rally Piancavallo. Nelle quattro prove del sabato ha fatto un giro con delle gomme soft ed uno con una mescola più dura. Il feeling è aumentato e nell’ultima prova (la Pielungo-Campone) ha rifilato 14’’ ai diretti rivali, vale a dire la coppia formata da Stefano Peruch e Andrea Budoia, i quali hanno preceduto Alessandro Prosdocimo e Marsha Zanet che, in testa dopo le prime due prove, nella seconda giornata sono retrocessi al quarto posto per poi risalire terzi alla quinta prova ai danni di Toffoli-Coletti, che il palco finale di arrivo non lo hanno visto perché si sono ritirati alla sesta speciale. Quarto Andrea De Luna, in gara con Denis Pozzo su una spettacolare Porsche 997 Gtr, auto non facile con la quale serve prendere la mano.
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