Gotti con Nuytinck ha portato la difesa dell'Udinese a fare il salto di qualità

La retroguardia bianconera è 7ª tra le meno perforate in A. Musso imbattuto da tre gare: non accadeva dal 2013-’14
Udine 7 febbraio 2021 Serie A Udinese vs Verona ©Foto Petrussi
Udine 7 febbraio 2021 Serie A Udinese vs Verona ©Foto Petrussi

UDINE. Nella stagione in cui è tornata l’epoca delle sette sorelle (la Juve, le due milanesi, le due romane, il Napoli e l’Atalanta) con la zona Europa che difficilmente può avere altre pretendenti, l’Udinese di Luca Gotti può fregiarsi, poco dopo il giro di boa, di avere la sua difesa tra le migliori sette del campionato.

Grazie alla striscia di tre gare senza subire gol (0-0 con l’Inter, 1-0 a La Spezia e 2-0 con il Verona) i bianconeri sono “fermi” a quota 28. Per rendere l’idea l’Atalanta ne ha presi 29 e meglio di Nuytinck e compagni hanno fatto solo la Juve (18), il Napoli (21), Verona, Milan e Inter (23) e la Lazio (27).

Lo scorso anno Musso era stato il portiere che per più partite era riuscito a mantenere la porta inviolata (14). Quest’anno siamo arrivati a quota sei. Per ottenere il primo clean sheet i tifosi hanno dovuto aspettare la settima giornata, quella in cui fece il suo esordio stagionale Bram Nuytinck. Poteva sembrare una coincidenza, in realtà, come vedremo in seguito, non sarà così. Era il giorno in cui l’Udinese aveva assoluta necessità di muovere la classifica sul campo del Sassuolo e finì 0-0.

Dicevamo di Nuytinck. L’Udinese solo contro il Crotone (0-0) ha mantenuto la sua porta inviolata quando in campo non c’era l’olandese (con l’Inter Bram ha disputato l’ultimo quarto d’ora). Ma il dato che fa più effetto è un altro. L’olandese sin qui ha giocato sette partite e di queste, cinque l’Udinese le ha vinte e due le ha pareggiate. Non solo: in queste sette gare sono tre le reti subite ma due di queste (contro il Torino) Musso le ha subite quando Nuytinck era stato sostituito.

Al passivo per il numero 17 resta quindi solo il calcio di rigore di Immobile arrivato a causa di un errato (concettualmente e tecnicamente) retropassaggio di Jajalo a Musso. Di fatto Nuytinck è un po’ quello che Chiellini rappresenta per la Juventus.

È il difensore per eccellenza, ha la testa sempre dentro la partita e la sua presenza alza automaticamente il livello dei suoi compagni di squadra sia che giochi da centrale, come domenica, sia sul centrosinistra come con lo Spezia.

L’ultima volta che l’Udinese mantenne inviolata tre volte di fila la propria porta fu nella stagione 2013-2014, l’ultima con Guidolin in panchina: dalla 29ª alla 31ª giornata Di Natale e compagni piazzarono l’accelerata vincente per salvarsi: doppio 1-0 in casa con Sassuolo e Catania (Totò gol in entrambi i casi), intervallato dallo 0-0 di San Siro contro l’Inter con Simone Scuffet protagonista di alcune parate decisive.

Cinque sono gli interpreti a disposizione di Gotti. Se Nuytinck sta bene gioca, idem pare di capire Bonifazi (12 gettoni di fila per lui) e Samir. Anche Becao, comunque, sinora ha giocato quasi sempre. Ha perso qualche punto, invece, De Maio, titolare nelle prime sei gare e che poi nelle successive quindici ha giocato dal 1’ solo a Torino contro la Juventus (4-1).

L’Udinese è l’unica squadra di serie A ad aver fermato l’attacco più forte del campionato, quello dell’Inter (51 reti). Domenica c’è da contenere il quarto, quello della Roma (44). Esame bello tosto. —


 

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