Giro d’Italia, il Lussari e quel poker di friulani

Tre mesi alla tappa di Tarvisio, obiettivo di tutti i nostri pro. I piani pre corsa rosa di De Marchi, Cimolai, Fabbro e Milan
Antonio Simeoli
Quattro professionisti friulani: in alto, da sinistra, Alessandro De Marchi (Team Jayco), 36 anni, Matteo Fabbro (Bora Hangrohe) 27, Davide Coimolai (Cofidis) 33 e Jonathan Milan (Bahrain Victorious) 22
Quattro professionisti friulani: in alto, da sinistra, Alessandro De Marchi (Team Jayco), 36 anni, Matteo Fabbro (Bora Hangrohe) 27, Davide Coimolai (Cofidis) 33 e Jonathan Milan (Bahrain Victorious) 22

Tre mesi al Giro d’Italia su per giù. Giorno più, giorno meno tre mesi alla tappa del Lussari del 27 maggio. E la stagione ciclistica sta ormai entrando nel vivo. Oggi in Belgio con la Omploop Het Nieuwsblad iniziano le Classiche del Nord, sabato prossimo tocca alle Strade Bianche.

Poi Tirreno, Sanremo e via con la rumba. I quattro pro friulani, andiamo in ordine decrescente d’età, Alessandro De Marchi (Team Jayco), Davide Cimolai (Cofidis), Matteo Fabbro (Bora) e Jonathan Milan (Bahrain) hanno almeno una cosa in comune: vogliono partecipare al Giro d’Italia e quindi puntano ad esserci alla fine sul Lussari.

Il veterano

Il bujese De Marchi, 36 anni, punta forte sulla corsa rosa. È in una nuova squadra, rinnovata, giovane ed è stato ingaggiato dal team australiano proprio per la sua grande esperienza.

Il suo primo Giro risale al 2011, chiaro nella tappa del Lussari al massimo potrà puntare a un bel risultato e non certo alla vittoria, ma arrivare in Friuli, ad esempio, sull’onda di quella vittoria di tappa, che gli è sempre sfuggita in questi anni, è il suo obiettivo stagionale.

Con i nuovi colori ha esordito a fine gennaio in Spagna e si è subito fatto vedere nella specialità della casa: le fughe da lontano. È un diesel, Strade Bianche, Parigi Nizza o Tirreno, tanta altura e Liegi per rodare il motore.

Lo sprinter

Davide Cimolai, altro veterano, ha 33 anni. Con la squadra francese della Cofidis il pordenonese, secondo di tappa due volte e pure nella classifica della maglia ciclamino al Giro 2022, sta benone, ma è chiaro che anche per lui il sogno di una vittoria di tappa nella corsa rosa è lì.

Di traguardi parziali apposta per lui al Giro ce ne sono tanti. Con la condizione che aveva in maggio due stagioni fa tutto è possibile. Ormai l’esperienza non gli manca, il fondo per arrivare in fondo alle tre settimane ancora con cartucce da sparare (la tappa di Caorle nell’ultima settimana?) pure.

Arriva la svolta?

Altro friulano, stavolta codroipese. Matteo Fabbro ha 27 anni ed è all’ultimo dei tre anni di contratto con la Bora Hansgrohe. Intanto il corridore ex Team Friuli, che ha trasferito la residenza a San Marino, deve fare un patto con il Diavolo affinché la malasorte non lo perseguiti.

Tra bronchiti, malesseri vai e, soprattutto, cadute lo scalatore ottimo al Giro 2020 (quello del Covid) e alla Tirreno Adriatico 2021, non è mai riuscito a completare una stagione senza guai.

Punta sulla corsa rosa dove, nei piani del team, dovrà essere una spalla indispensabile per i sogni in grande di Alexander Valsov, ma potrà anche giocare in proprio se sarà bravo a cogliere l’occasione. Andrà alla Vuelta Catalunya a fine marzo per salire di condizione, sempre in Spagna alla Valenciana tre settimane fa ha dimostrato già una bella condizione.

L’esordiente

Mancano tre mesi, ci sono prima Milano-Sanremo e Classiche del Nord, ma la corsa rosa è nei piani (e sogni) anche del 22enne Jonathan Milan. Il fuoriclasse della Bahrain nell’ultimo mese ha già vinto due ori agli Europei su pista e una tappa al Saudi Tour. Sabato 25 e domenica 26 correrà in Belgio Omploop e Kuurne-Bruxelles-Kuurne.

Poi Parigi Nizza, Milano Sanremo, con responsabilità nel team, Fiandre, Roubaix e in maggio l’obiettivo di correre il primo Giro della carriera. Ha tanta carne al fuoco in queste settimane (anche lo spinoso nodo del rinnovo del contratto), la classe non gli manca per godersi la cronoscalata del Lussari tra i suoi tifosi con magari una vittoria di tappa in volata in tasca e il possibile bis del giorno dopo a Roma. Troppo? Vedremo.

Il pokerissimo

Quattro friulani, anzi sei. Perché sul Lussari fra tre mesi i direttori sportivi di Bahrain e Bora, Franco Pellizotti ed Enrico Gasparotto con Damiano Caruso e Alexander Vlasov potrebbero forse giocarsi il podio. Del resto il “Gaspa” casarsese nel 2022 il Giro lo ha già vinto col canguro Hindley.

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