Giro d'Italia 2018, ritorna lo Zoncolan il 19 o 20 maggio

UDINE. Inutili i giri di parole. Quello che interessa agli appassionati di ciclismo della regione e non è la data del ritorno del Giro d’Italia in Friuli. E allora eccolo servito il popolo dei centomila, che da esattamente dieci anni prende d’assalto, dal versante di Ovaro, la montagna carnica per assistere alla tenzone tra i big del ciclismo mondiale.
Salvo cataclismi, perché siamo in pieno Tour de France e alla presentazione della corsa rosa di solito prevista in ottobre mancano più di tre mesi, la tappa tutta friulana si correrà nel terzo week-end di gara, vale a dire alla fine della seconda settimana, sabato 19 maggio 2018 o domenica 20. La prima data, al momento, è la più gettonata, ma scalare il solito muro eretto dal patron Enzo Cainero in questi casi, è più dura che risolvere il rebus di Priola.
Già, la frazione di Sutrio. Non è ancora stato deciso se il terzo, durissimo, versante che parte della frazione di Sutrio e si collega in 6 micidiali km con la strada che sale dalle seggiovie poco prima dell’inizio del muro di 3 km teatro dell’ultima impresa di Pantani nel 2003, sarà inserito nel percorso della frazione.
«Stiamo lavorando - si limita a dire il patron delle tappe friulane del Giro - non è un mistero che riportare lo Zoncolan sulla mappa della corsa rosa sia un impegno mio e della Regione attraverso il vicepresidente Sergio Bolzonello». Al momento sul tavolo di Mauro Vegni direttore del Giro d’Italia ci sono due percorsi: il primo con Priola, discesa verso Sutrio, Sella Valcalda e Kaiser da Ovaro, il secondo con l’assalto del mostro carnico preceduto comunque da tre salite (Cuel di Forchia? Lauco? Ancora l’accoppiata Pura-Casera Razzo o l’inedita Pani di Raveo?).
Deciderà l’organizzazione, entro un mesetto. La partenza della tappa? Anche qui Cainero alza muri, almeno del 21% per cento come alcuni tratti del Kaiser, ma Tolmezzo o San Daniele paiono adatte alla partenza della frazione il giorno dopo direzione dolomiti e successivo tappone, probabilmente attraverso la val Tagliamento e il Passo della Mauria.
E la partenza del tappone del “mostro”? Varie sono le opzioni: dal Pordenonese a Lignano, a Udine, dipenderà da come Rcs sistemerà il puzzle delle tappe precedenti. Una cosa è certa: il Giro, come anticipato dal Messaggero Veneto all’indomani della tappa del Piancavallo, partirà da Gerusalemme. Tre giorni in Israele, riposo con viaggio verso Palermo, il ricordo del terremoto della valle del belice e risalita della Penisola.
Finale? Favorita Roma, con inedito trasferimento in treno da Milano, dopo il gran finale sulle Alpi orientali. Ma siamo in luglio e magari torna di moda la “Madunina” come accaduto un anno fa. Per questo c’è tempo. L’importante è che la leggenda dello Zoncolan continui. Appassionati di grande ciclismo prendete gli evidenziatori: ci sono due date da segnare sul calendario 2018.
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