Gildo De Toni, quant’è bello fare gol a 48 anni con l’Arta Terme

L’Arta Terme è stata nettamente battuta al comunale di Ovaro, ma la notizia è la prima rete con la casacca rossoblu del quarantottenne Gildo De Toni, sposato con Eva (sorella di Riccardo Granzotti del Cedarchis) e papà di Michel e Nicola.
La sua lunga carriera inizia nelle giovanili della Velox quindi ecco il trasferimento nell’allora Trelli società con cui esordisce in prima squadra a 16 anni, quindi ritorno alla Velox in cui milita per sei stagioni quindi nel 1998 il trasferimento al Cedarchis: in questo caso il “matrimonio” dura sino alla passata stagione poi arriva il “divorzio consensuale” ma non troppo in quanto il “Gildo” è stato l’unico giocatore nella storia giallorossa a chiedere lo svincolo. Inevitabile a questo punto chiedergli una spiegazione. «Quando un giocatore in un’intera annata sportiva non riceve nemmeno una convocazione - precisa De Toni - e la voglia di giocare è ancora forte, è giusto cambiare aria e così è stato con il contributo del mio “coscritto” Andrea Farinati, che mi ha cercato e convinto a sposare la causa dei “cugini” dell’Arta Terme».
Dal 2002 De Toni partecipa anche ai campionati amatoriali targati Lcfc con la CoopCa di Tolmezzo poi qualche apparizione nel Carnico amatori con Cedarchis prima e Arta Terme poi. A quando le scarpe al chiodo?
Non ci penso nemmeno lontanamente e sin quando il fisico sempre integro regge continuerò a giocare perché il calcio resta la mia grande passione.
L’Arta Terme è in semifinale di Coppa Carnia con l’Ovarese in campionato l’obiettivo è conquistare la salvezza. Si tratta di traguardi raggiungibili?
In Coppa con l’Ovarese sarà durissima, ma in una partita secca tutto può succedere, poi per la salvezza penso che la squadra abbia i mezzi per centrare quello che resta l’obiettivo principale della nostra stagione.
D Torni, ci racconta il tuo primo gol di domenica scorsa?
Mister Di Lena vedendomi in non perfette condizioni fisiche, mi aveva chiesto se volevo uscire, ma ho deciso di rimanere e la mia insistenza è stata ripagata realizzando il gol della bandiera a 2’ dal termine.
Renato Damiani
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