Giannichedda insegna la ricetta salvezza all’Udinese: «Basta errori individuali, così si vincono gli scontri diretti»

L’ex bianconero dopo aver visto la partita persa contro la Lazio di Sarri

Stefano Martorano
Giuliano Giannichedda e Kristensen, colpevole sull’1-0 della Lazio
Giuliano Giannichedda e Kristensen, colpevole sull’1-0 della Lazio

UDINE. «Basta errori individuali. Nel girone di ritorno l’Udinese dovrà puntare a eliminarli, così potrà vincere gli scontri diretti, perché sarà dura battere le big».

Giuliano Giannichedda offre la sua personale ricetta per la salvezza all’Udinese dopo averla vista all’opera contro la Lazio, in una partita che il doppio ex ha visto anche attraverso gli occhi della nostalgia per gli indimenticabili trascorsi su entrambi i fronti.

Giannichedda, l’Udinese vira alla boa con 17 punti, troppo pochi per non pensare a un girone di ritorno di fuoco...

«Vero, anche se va detto che ho notato un cambio di passo e una rinnovata consapevolezza con il cambio di allenatore. Personalmente ho visto una buona Udinese, penalizzata oltremodo dagli errori individuali, come il portiere mal posizionato sulla punizione di Pellegrini, l’errore di Kristensen e un secondo gol un po’ strano, con una palla dritta per dritta che poteva essere intercettata. Sono stati due gol evitabili in una partita giocata bene e con gli inserimenti giusti».

Okoye, autore anche lui di un errore sull’1-0 della Lazio © Foto Petrussi
Okoye, autore anche lui di un errore sull’1-0 della Lazio © Foto Petrussi

Errori di cui l’Udinese non riesce a fare a meno, eccezion fatta la bella parentesi col Bologna. Che fare?

«Innanzitutto bisogna differenziare il tipo di errori, che in questo caso non coinvolgono i reparti, o i concetti di gioco, ma i singoli. Purtroppo ogni domenica c’è qualche errore che a turno riguarda i giocatori, e questo mi porta a dire che sarei molto più preoccupato se a sbagliare fossero i reparti. Per rimettersi in carreggiata bisogna alzare l’attenzione e la concentrazione massimale da parte di ognuno, e si arriverà già a buon punto, perché è evidente che è stata tutta una serie di errori individuali ad avere gravato sulla classifica».

Quindi che voto dare all’Udinese a fine andata?

«Una sufficienza, che è a metà strada tra il cinque e mezzo della prima parte e il sei e mezzo della seconda, per come ha cercato di riprendersi con Cioffi».

Giannichedda, oltre agli errori da evitare a cosa deve puntare l’Udinese per salvarsi?

«A vincere gli scontri diretti che ha mancato all'andata, perché il ritorno è sempre molto duro e di solito quelle che là davanti devono camminare camminano, e non si fermano. Le grandi devono fare i punti, come ha fatto vedere domenica la Lazio che è andata dritta per dritta, facendo valere la cifra tecnica superiore».

Squadre in lotta per l’Europa che adesso l’Udinese affronterà in serie...

«Fare i punti con le grandi darebbe entusiasmo, ma non farli non deve portare a depressione. Questa è la mentalità da avere, mantenendo la voglia di giocarsela con tutti, perché l’Udinese non è l’Empoli, con tutto il rispetto parlando, e se batte una big non fa un miracolo sportivo».

Il mercato sta per portare via Samardzic.

«Un peccato, proprio adesso che i vari big come Walace, Lovric e Pereyra erano tornati a stare bene».

La crescita di Payero non la entusiasma?

«Benissimo col Bologna, non bene con la Lazio. Payero sta uscendo bene, come altri giocatori che però bisogna aspettare e giudicare dopo una serie di partite».

In attacco Lucca potrebbe avere in Davis un alter ego?

«Lucca mi piace, si è sbloccato e ha caratteristiche ben precise, e mi è piaciuto anche Davis che si è mosso bene. Ha un fisico importante e un buon piede».

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