Gesteco con le pile scariche: Verona sbanca Cividale
I gialloblù lottano ma non hanno le energie necessarie per tenere testa alla Tezenis. Le Eagles risentono delle quattro partite in dieci giorni e della fisicità di Cannon

Il cuore non basta. Una Gesteco Cividale con le gambe pesanti cede in casa 74-83 ad un’arcigna Tezenis Verona, brava a far valere la propria fisicità. Alla quarta gara in dieci giorni e valida per il recupero dalle 29ª giornata, i friulani pagano un primo tempo sottotono, in cui hanno accusato il tonnellaggio della squadra di Alessandro Ramagli senza riuscire a scardinarne il solido impianto difensivo.
Protagonista Cannon sotto le plance (18 punti totali), mentre Udom è su tutte le linee di passaggio. Dopo 20’ le palle perse sono otto e il computo a rimbalzi dice 15-23, di cui nove offensivi, mentre in attacco si fa fatica dall’arco (4/12) e Redivo è spento. Quando nel terzo periodo la lotta a rimbalzo verte verso l’equilibrio (28-30), Verona non perde la maniglia, respingendo la Gesteco quando torna a -2 chiudendo a +6. Nei 10’ conclusivi Faggian e Penna gettano acqua sul fuoco quando Cividale prova a riaccendersi. Vittoria preziosa per i veneti in ottica playoff; i friulani vedono la Fortitudo – che ha battuto Milano – avvicinarsi.

Coach Stefano Pillastrini sceglie il quintetto ormai di riferimento: Redivo, Lamb, Marangon, Miani, Dell’Agnello. Prima della palla a due il Palagesteco scalda la voce: “Orgogliosi di voi”. Subito ricompensati: palla rubata, transizione e canestro Dell’Agnello. “Il Pirata” con la 77 è il protagonista offensivo in avvio e realizza tutti e sette i punti dei friulani, ma è costretto a costretto presto a lasciar spazio a Ferrari per un colpo al volto. Verona invece cresce in intensità e mostra i muscoli con Cannon.
Quando l’ex Udine prende posizione in area diventa immarcabile (12 punti all’intervallo) e anche in difesa è un fattore, così come Udom sulle linee di passaggio (3 rubate in 20’); i tre falli di uno spento Esposito, in questo senso, hanno svoltato la gara dei veneti.
Pillastrini pesca Mastellari dalla panchina: il numero 8 mancava dal 29 gennaio, il popolo gialloblù lo abbraccia con un coro ma la permanenza sul parquet è breve. Cividale soffre a rimbalzo – complice l’assenza di Dell’Agnello – e con sei possessi extra chiude sul 16-21.
Nel secondo periodo il 77 torna in campo, ma il copione non cambia: Cannon là sotto domina e Verona fa il vuoto a rimbalzo (15-23, di cui 9 offensivi) volando a +9. Cividale però non è battuta. 7-2 di parziale per aprire il secondo tempo e tanta lotta, con la Tezenis brava a non scomporsi e a rispondere con capitan Penna, finalmente a bersaglio dall’arco.
Ogni volta che la Gesteco torna sotto Verona è brava a ricacciarla indietro, anche quando la voce dei rimbalzi torna in equilibrio. Una tripla di Redivo manda le due squadre negli ultimi 10’ sul 48-54 , poi fa ruggire il PalaGesteco con il canestro che inaugura l’ultimo quarto. La fuga dei ducali questa volta è arginata da Faggian, aiutato dal tabellone. Rota spezza il parziale avversario col canestro e fallo, ma commette fallo sulla tripla di Penna e i ducali restano a -9.
Da lì in poi la gara è in controllo. Mastellari ritrova il canestro, ma vale solo per le statistiche. Il finale dice 74-83.
GESTECO CIVIDALE – TEZENIS VERONA 74 – 83
16-21, 29-37, 48-54
UEB GESTECO CIVIDALE Lamb 11, Redivo 15, Miani 7, Anumba 3, Mastellari 3, Rota 8, Marangon 6, Berti, Ferrari 8, Dell’Agnello 13. Non entrato Piccionne. Coach Pillastrini.
TEZENIS VERONA Copeland 7, Cannon 18, Gazzotti , Faggian 16, Palumbo 8, Esposito 4, Penna 17, Udom 11, Bartoli 2. Non entrato Airhienbuwa. Coach Ramagli.
Arbitri De Biase di Treviso, Lupelli di Roma e Settepanella di Teramo.
Note Cividale 15/29 al tiro da due punti, 11/34 da tre e 11/14 ai liberi. Verona 24/44 al tiro da due punti, 7/22 da tre e 14/16 ai liberi. Usciti per 5 falli; Lamb. Spettatori: 2400.
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