La Gesteco in trasferta a Forlì: servirà il miglior Marangon
Palla a due domenica alle 18. La squadra di casa vive un momento negativo, per questo è ancora più pericolosa

Nel Giro d’Italia della Serie A2 per la Gesteco Cividale è tempo di affrontare la prima salita. A pochi giorni dal ko interno contro la Sebastiani Rieti, la squadra di Stefano Pillastrini è chiamata a lasciarsi alle spalle la fatica, inserire un rapporto più agile e prepararsi ad un’altra tappa ostica.
Domenica sera alle 18 infatti ad attenderla troverà la Unieuro Forlì nel fortino dell’ex PalaFiera, una formazione ambiziosa in un momento molto negativo e per questo ancor più pericolosa.
Quanti precedenti
Nonostante il rinnovamento estivo, le due squadre si conoscono bene. La storia recente è piena di confronti.
Questo sarà infatti già il terzo duello tra le parti, che durante la prestagione si sono affrontate al Memorial Bortoluzzi di Lignano Sabbiadoro e in semifinale di Supercoppa Lnp a Ravenna. Una vittoria ciascuno, anche se il successo dei friulani, in rimonta dal -16 al definitivo 87-86, è stato ovviamente molto più dolce e ha riscattato la sconfitta interna in Gara-5 della scorsa edizione di play-off.
Crisi in Romagna
Forlì è una squadra costruita per provare a vincere, ma sinora è stata la sorpresa, in negativo, del torneo. Ko all’esordio contro la modesta Juvi Cremona, vittoria sul fanalino di coda Ruvo di Puglia, poi l’inequivocabile batosta per 90-60 rimediata in casa della Rieti di Franco Ciani e, mercoledì, un altro inciampo in casa della Sella Cento. Dopo esser stata avanti di 16 nel secondo quarto, la Unieuro è stata rimontata e ha mancato il colpo di coda nel finale, attirando altre critiche.
Nel mirino la costruzione del roster, accusato di peccare di freschezza vista l’età media molto alta. Talento ed esperienza abbondano – poche squadre possono contare su Aradori, Masciadri e Pepe in uscita dalla panchina –, così come la fisicità, ma il gruppo fatica a fare “clic” e accusa dei blackout improvvisi che sinora sono costanti punti pesanti. La sfida casalinga con la Gesteco è quindi uno snodo cruciale, contro un altro avversario in difficoltà.
Qui Cividale
La Ueb dovrà fare in modo di non accusare la maggiore stazza dei portatori di palla di Antimo Martino: Harper e Allen. Entrambi hanno un vantaggio in chili e centimetri contro le guardie gialloblù, che spesso saranno attaccate spalle a canestro oppure in penetrazione, cercando il ferro. Il loro gioco penetra-e-scarica arma la mano di tiratori affidabili in tutti i ruoli, grazie a lunghi duttili come il friulano Gaspardo e Gazzotti.
Per Pillastrini, ancora privo di Freeman, sarà importante ritrovare il miglior Marangon, al rientro dalla febbre, pedina molto determinante sui due lati del campo per atletismo ed energia. Il tecnico poi ha mandato un messaggio forte e chiaro ai suoi: vuole che facciano girare il pallone. La difesa romagnola sinora non è stata affatto impermeabile, sarà meglio approfittarne per ritrovare fiducia nel sistema.
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto