L’Apu porta la Virtus al supplementare, poi la beffa

Senza Hickey e contro i campioni d’Italia Udine incredibilmente si deve mordere le mani per i suoi errori capitalizzati da un grande Edwards. Finisce 80-82

Antonio Simeoli

C’era una montagna da scalare e l’Old Wild West non ce l’ha fatta. Incredibilmente per due palle perse in pochi secondi all’ultimo minuto del tempo supplementare. Senza Hickey e contro i campioni d’Italia Udine, incredibilmente, e in fondo è una bella notizia, si deve mordere le mani per i suoi errori capitalizzati da un grande Edwards. Finisce 80-82

L’inizio fa capire molto di cosa accadrà: tiro senza paura di Brewton, clamoroso canestro da 9 metro di Edwards, il top scorer della scorsa Eurolega col Bayern, ancora trecciolina DJ e siluro di Pajola. Proprio lui, difensore eccelso, si incolla a Calzavara. Insomma, la Virtus per l’Apu è uno Zoncolan da scalare con i rapporti da pianura. Inutile raccontarvi dei cambi Virtus. Entrano nell’ordine Diouf, che è “solo” il pivot dell’Italbasket, Vildoza Akele, Jallow, Morgan, Hackett.

Primo quarto 12-17, in parterre sotto il presidente Pedone c’è mister Segafredo Massimo Zanetti con l’amico Leo Terraneo ex patron di Gorizia. Sei palle perse e 4 rimbalzi in attacco concessi da Udine sono dieci possessi in più per le Vu Nere. È tutto qui il solco, per il resto l’Apu c’è. Bendzius e Dawkins si fanno vedere con una tripla a testa, ancora troppo poco. “La gente come noi non molla mai”, canta la Gioventù Bianconera.

Ma la salita è dura e la Virtus macina gioco e canestri. Dopo 15’ ha 2 su 12 da tre Udine, altra zavorra. Brewton sarebbe perfetto se non sbagliasse tre liberi. Attacca il ferro, segna da fuori e deve tappare la falla Hickey. Mica è uno sprovveduto coach Trincheri che l’ha consigliato all’amico Vertemati dalla Lituania. Appena l’Apu osa mettere la testa avanti (26-25) prima dell’intervallo quel fenomeno di Edwards con 10 punti di fila porta i suoi avanti 37-31 alla pausa lunga. Che giocatore.

L’Apu ha pure un 5 su 12 ai liberi, sotto regge più con Mekowulu che con Spencer. Servirebbe la perfezione per battere la Virtus, non c’è. I campioni d’Italia lo sanno e azzannano la partita al ritorno in campo con 11 punti di fila in un amen (31-47). Prova a fermare l’emorragia coach Vertemati.

E sapete cosa succede? Si materializza il grande pericolo nella stagione dell’Apu: l’impreparazione della piazza. Riceviamo messaggi del tipo: ecco non c’è partita, la squadra è scarsa, con nigeriano (uno dei migliori) non va da nessuna parte. Gente che a inizio aprile era a festeggiare la promozione.

Signori, questo è un altro pianeta, un altro sport. La Virtus Bologna ha 25 milioni di budget, fa l’Eurolega, ha giocatori di altro livello.

L’Apu, per fortuna, se ne infischia dei gufi e continua a giocare preparando il terreno con la difesa alla rimonta. A fine terzo quarto nonostante 47-60 e un Niang bello carico la squadra di casa è viva.

Alibegovic, polveri bagnate da fuori, attacca il ferro con rabbia da capitano e a 7’ dalla fine con un 2+1 riporta i suoi a -8 (54-62). Edwards non ci sta (l’avete visto quanto è grosso il capocannoniere della scorsa Eurolega al Bayern, tanto per ripeterlo ai gufi?). “Devi vincere” canta la curva, quando Ikangi segna la tripla del 59-66. Il Carnera è una bolgia, viene giù quando viene fischiato un fallo folle a Spencer a metà campo. Suil 61-66 Smaliagic segna da tre.

Ma Calzavara gioca da veterano, l’Apu ora difende fortissimo e Dawkins schiaccia il 65-69 a 3’41” con coach Dusko costretto al time-out. Triplona di Dawkins: 68-69. Palla persa. Miracolo di Calzavara: sorpasso a 2’38” (70-69). Ikangi in difesa è ovunque. Edwars da tre non ci sta. Pareggio Brewton a 1’19”. A 46” dalla fine attacca Bologna, palla persa. Brewton, uno contro uno da paura, si butta dentro. Rimessa Udine: ha 3” per tirare, Bologna ne avrà 9 per vincerla.

“La gente come noi non molla mai” canta la curva. Sbaglia Dawkins da tre, di un niente,. Niang sbaglia allo scadere. L’instant replay conferma: overtime. Incredibile.

Brewton e Bendzius imbeccato da un monumentale Calzavara, segnano a 2’ dalla fine l’Apu Spencer segna due liberi essenziali per il 78-74. Brewton ruba palla a Pajola. Glaciale Bendzius dalla lunetta a 57” dalla fine è 80-76. Brewton, 23 punti alla fine, finisce però la benzina sul più bello. Perde la palla a 29” dalla fine. Edwards segna da 9 metri il -1: 80-79.

Ancora DJ stremato, riperde palla a 10” dalla fine. Altro Instant replay: lunghissimo. Palla alla Virtus. Canestro e fallo di Edwards, la vince lui. Prima Bendzius e Brewton falliscono il pari. Solo applausi per l’Apu. Altro che gufi.

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