Cividale si gode il “D-Factor”: con Freeman in campo la Gesteco non sbaglia un colpo
Sette vittorie su sette con lo statunitense: difesa più solida, percentuali migliori nel pitturato e crescita anche per Berti. I numeri che raccontano l’impatto di Freeman sulla Ueb

Cividale si gode il D-Factor. Nelle ultime settimane una statistica è stata sulla bocca di tutti: con Deshawn Freeman in campo la Gesteco non perde.
Sette su sette in stagione, considerando anche le due gare di Supercoppa Lnp, dimostrando una solidità che è testimoniata anche dalle statistiche. Doverosa premessa: il campione è molto limitato, utilizzeremo solo i dati relativi alla stagione regolare del campionato, e quindi maggiormente influenzato dai fattori extra-ordinari, come una prestazione particolarmente negativa, sia essa da parte degli avversari o della stessa Ueb.
Avevamo poi già sottolineato a più riprese come una squadra costruita per avere un profilo del genere sotto canestro, con conseguenti scelte nella costruzione del roster e del sistema di gioco, non potesse essere completa senza di esso.
Quasi scontato, quindi, che al suo ritorno le cose sarebbero migliorate. Partiamo dalla difesa.
Nelle gare con il 33 in campo i ducali hanno concesso 73,4 punti di media, circa quattro meno dei 77,5 subiti nelle sette rimanenti; un lieve miglioramento, quindi. Come ha tenuto a ricordare Stefano Pillastrini, non basta certo questo dato a stabilire l’efficacia di una difesa – vanno considerate percentuali, numero di possessi giocati, condizione degli avversari e così via – ma certo è un’indicazione, così come la voce dei rimbalzi: 38,8 con il nativo di Rocky Mountain, 34,7 senza. In attacco invece c’è un dato che salta subito all’occhio: nelle prime sei gare Cividale ha tirato con il 48% da due punti tentando 39 conclusioni per gare, nelle cinque con Freeman invece ha chiuso con il 60% su 37 tentativi. Il sistema, quindi, non è stato stravolto, ma è divenuto più efficiente nel pitturato grazie all’impatto dello statunitense. Un ultimo dato fa poi ben sperare i tifosi. Da quando è tornato l’americano, anche Matteo Berti è cresciuto come prestazioni. Il dato sulla valutazione media - solo un indicatore, naturalmente, ma utile in questa approssimazione – riporta che il lungo italiano sia passato dal 7,4 delle gare senza il compagno di reparto al 10,4 delle ultime cinque.
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