Gesteco all’esame PalaDozza: c’è anche il nuovo Ročak per lo sgambetto alla Fortitudo
I ducali (domenica 5 ottobre alle 18) affronteranno Bologna tornando nell’arena in cui hanno sfiorato la Coppa Italia, persa in finale contro Cantù

Le partite al PalaDozza hanno un ché di speciale per tutte le squadre, ma per la Gesteco Cividale un po’ di più.
I ducali questa sera (domenica 5 ottobre) alle 18 affronteranno la Fortitudo Bologna tornando nell’arena in cui hanno sfiorato la Coppa Italia, persa in finale contro Cantù il 16 marzo dello scorso anno. E la seconda giornata del campionato di Serie A2.
Non è la prima volta: nella passata stagione, infatti, i friulani espugnarono il fortino felsineo per 86-79. Molto però è cambiato rispetto a quel 6 aprile, a partire dalla divisa di Deshawn Freeman, allora protagonista con 12 punti e 9 rimbalzi. Il nativo di Rocky Mountain è uno dei grandi assenti e alla sua prima da ex dovrà con dispiacere limitarsi a fare il tifo per i compagni, in primis per Toni Roĉak, arrivato per farne le veci durante il recupero dall’infortunio e atteso all’esordio assoluto in gialloblù. Il lungo di passaporto svizzero e croato avrà ancora bisogno di tempo per entrare al meglio nel sistema, ma è senz’altro un’aggiunta preziosa in un reparto che potrebbe rivelarsi decisivo. Anche la Fortitudo si trova infatti a dover fare i conti con delle assenze importanti tra i lunghi. Attilio Caja ha dovuto rinunciare a Lorenzo Benvenuti ancor prima che la stagione cominciasse a causa della rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro, e in settimana ha perso anche l’ala/pivot Valerio Mazzola per via di un affaticamento alla coscia.
Con anche Simon Anumba da tempo fermo ai box per un problema muscolare, le alternative sono obbligate: Samuele Moretti e Paulius Sorokas.
Attesa quindi una Effe con assetto basso, che proverà a valorizzare l’abbondanza del proprio reparto guardie, guidato da capitan Matteo Fantinelli, in cui giocatori del calibro di Matteo Imbrò e Gianluca Dalla Rosa entrano dalla panchina.
Per vincere la Gesteco dovrà in primis riuscire a resistere all’aggressività e alla fisicità degli avversari, nella bolgia del palazzetto più caldo della A2, senza abbandonare la circolazione di palla, Stella Polare del gioco di Pillastrini, e senza farsi travolgere dalle fiammate di una squadra dal talento diffuso e dal gioco molto organizzato.
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