Apu, finalmente è campionato: il battesimo a Reggio Emilia
Per Udine l’ultima volta in A risaliva al 10 maggio del 2009. Coach Gerosa: «Alla prima fattore emotivo oltre che tecnico: pensiamo a noi»

Finalmente il campionato. Dopo una pre-season durata un mese e mezzo e soprattutto un’assenza dalle gare ufficiali di oltre cinque mesi (un’eternità), l’Apu Old Wild West torna a giocare e fa il suo debutto in serie A. Per gli appassionati udinesi, invece, si chiude un’attesa di quasi sedici anni e mezzo: l’ultima gara di una squadra udinese nella massima serie risale al 10 maggio 2009, quando Rieti allenata da Lino Lardo espugnò il Carnera per 82-68 e spinse in A2 la Snaidero.
Impatto emotivo
In qualsiasi sport di squadra la gara d’esordio, quella per cui ti sei allenato duramente in estate, ha una storia a sé. Oltre ai contenuti tecnici porta con sé emozioni forti, a maggior ragione nel caso odierno dell’Apu, che atterra sul pianeta serie A e deve prendere le misure. La differenza con la serie A2, come si è potuto vedere già durante le amichevoli estive, è enorme: come talento ma soprattutto dal punto di vista fisico. Per questi motivi riteniamo che i bianconeri in questa prima di campionato dovranno esser bravi a reggere un doppio impatto: quello emotivo e quello fisico.
Qui Apu
La squadra bianconera ha raggiunto Reggio Emilia nel pomeriggio di ieri. Nessun problema di formazione per coach Vertemati, che avrà a disposizione tutti gli uomini del roster. A presentare i temi dal match contro la Reggiana ci ha pensato l’assistant coach Giorgio Gerosa: «È una partita strana, particolare, perché essendo la prima di campionato c’è un fattore emotivo oltre che tecnico: dovremo essere bravi a entrare in campo e pensare a noi stessi mettendo l’animo e l’entusiasmo che abbiamo. Reggio Emilia è una squadra costruita anche per giocare in Europa. Ha un allenatore che è lì da anni, conosce già l’ambiente e il campionato, e ha estremo talento individuale soprattutto sugli esterni, senza dimenticare Cheatham e i loro numeri cinque, che sono ottimi giocatori di post basso. Ci aspetta una partita intesa contro una squadra molto intensa e fisica, soprattutto in fase difensiva, mentre in attacco tende a giocare molto gli uno contro uno, portandoti a un dispendio energetico molto alto». In chiusura un accenno all’evoluzione della nuova Apu: «Stiamo diventando un gruppo, nello spogliatoio c’è una buona aria. Questa squadra darà sempre il massimo».
L’ambiente
Sarà una prima di campionato particolare anche per la cornice. Al PalaBigi ci saranno oltre 3.000 spettatori, ma la squadra di casa non potrà contare sul tifo organizzato della curva. Il gruppo “Popolo biancorosso” ha annunciato sui propri canali social che resterà fuori dall’impianto per protesta contro il nuovo protocollo approvato da Governo, Fip, Lba e Lnp con il quale vengono applicate restrizioni nella vendita dei biglietti. L’Apu godrà invece del sostegno di una cinquantina di tifosi. Il match servirà inoltre per raccogliere fondi da devolvere all’Associazione italiana sclerosi multipla. Chi resta a casa può seguire la gara in diretta sulla nuova piattaforma streaming LbaTv, previo abbonamento.
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