Friuli, terra di portieri: su trenta italiani visti tra serie A e Coppa un sesto sono “nostri”

UDINE. Cinquantuno portieri hanno messo piede in campo nell’ultima stagione tra serie A e Coppa Italia, dei quali 21 stranieri e sei friulani annoverati tra i 30 italiani. Un quinto dei “numeri 1” prodotti in casa affacciatisi alla ribalta nazionale arriva dunque dalla nostra regione, una cifra enorme e non proprio casuale, che conferma la tradizione d’eccellenza calcistica in un ruolo che continua a porre il Friuli all’attenzione generale degli addetti ai lavori, sicuri che la terra che ha portato alla ribalta Dino Zoff e Riccardo Toros, tanto per citare due grandissimi portieri del passato, è rimasta sempre fertile.
Tuttavia, sarebbe ovviamente limitativo soffermarsi solo alla geolocalizzazione del territorio per giustificare una produzione di portieri. Il fenomeno, invece, può trovare una spiegazione nel connubio tra la passione e l’abnegazione di ragazzi talentuosi e la qualità dei preparatori.
Meret e la nazionale
La convocazione di Alex Meret da parte del ct della Nazionale Roberto Mancini per l’imminente Europeo itinerante rappresenta al meglio le potenzialità, più che il punto d’arrivo, della tradizione “made in Friuli”. Il classe ’97 di Flambruzzo, che l’Udinese ha prima allevato e poi venduto al Napoli senza sfruttarne l'investimento tecnico, ma ricavandone solo quello economico grazie alla ricca plusvalenza da 26 milioni, guida infatti il movimento dei giovani portieri corregionali, essendone l’esponente di spicco. Meret è stato uno dei sei friulani visti più all’opera in serie A nell’ultima stagione che ha fatto registrare Ivan Provedel per 29 volte a guardia dei pali dello Spezia.
Molto più distaccati, in quanto a presenze, ci sono poi le quattro partite giocate da Guglielmo Vicario col Cagliari, la singola di Simone Scuffet all’Udinese, dove negli ultimi tre minuti del campionato Gotti ha fatto esordire il classe '02 Manuel Gasparini, in un’ultima giornata che ha visto al debutto anche Gian Marco Crespi al Crotone. Tralasciando i minutaggi, conta la fiducia che i rispettivi club hanno avuto in questi ragazzi, voluti alla corte del calcio che conta. Tutti numeri a cui vanno aggiunti anche quelli di altri due friulani come Samuele Perisan e il goriziano Andrea Seculin, quest’anno in B rispettivamente con Pordenone e Chievo.
Filone bianconero
Lo hanno aperto Meret e Scuffet, entrambi cresciuti nelle giovanili dell’Udinese ed entrambi convocati giovanissimi con le nazionali giovanili di categoria, e oggi considerati quasi dei veterani per le 111 partite in A, di cui 71 disputate da Meret e 40 da Scuffet, il classe ’96 che in serie A esordì neanche maggiorenne con Guidolin.
Occhio al particolare “azzurro”, perché l’attenzione dei tecnici federali ai giovani portieri è spesso sinonimo di qualità, la stessa che promette di avere anche Gasparini, che ha cominciato con la Under 15 azzurra, e Matteo Carnelos, il classe 2003 in forza alla Primavera dell’Udinese, nativo di Motta di Livenza, già convocato per gli stage azzurri di categoria. Che il club bianconero ci veda lungo sui portieri da “svezzare” è confermato anche dagli udinesi doc Gian Marco Crespi (2001) e Guglielmo Vicario (1996), quest’ultimo cresciuto nell’Ancona Udine, due dei tre portieri friulani che hanno esordito in A di recente assieme a Gasparini.
Destra Tagliamento
Molto generosa è anche la provincia di Pordenone, dalla quale provengono Provedel (’94) – che ha già 43 partite in A tra Empoli e Spezia – che da ragazzo aveva cominciato come giocatore di movimento facendo l’attaccante fino al 2009 nelle giovanili del Pordenone. Da San Vito al Tagliamento arrivano invece Samuele Perisan, il classe ’97 cresciuto nell’Udinese prima di essere girato alla Triestina, all’Arezzo e al Padova, fino alla cessione definitiva al Pordenone della scorsa estate, e quel Denis Franchi (2002) che ha fatto scalpore per essere finito addirittura al Psg a soli 16 anni.
Non ha ancora bagnato l’esordio tra i big e ha disputato un’ottima stagione con la Under 19, ma ha già fatto la storia essendo stato il primo giocatore under 17 a passare da un club dilettantistico italiano a uno professionistico straniero. Lo ricorda sempre Paolo Tonus, ex ds del Prata Falchi, la società da cui sono passati anche Provedel e Carnelos. E pensare che Franchi era dell’Udinese.
Nuove leve
E il futuro? All’Udinese sono pronti a scommettere sulla determinazione di Francesco Zuccarello Di Bartolo, il classe 2005 già convocato dalla nazionale Under di categoria per gli stage a Coverciano. Il preparatore bianconero Max Brunner l’ha già messo al lavoro. Il fisico “alla Donnarumma” ce l’ha invece il 17enne Edoardo Piana di Soave, in forza alla Primavera bianconera. E anche lui promette bene.
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