Frabotta, dal salto col Pordenone a una maglia da titolare nella Juve
LA STORIA
Quando è stata resa nota la formazione della Juventus, la prima schierata da Andrea Pirlo nella sua nuova carriera da allenatore, tanti tifosi del Pordenone hanno avuto un sussulto: «È davvero lui?». Sì, è proprio quel Gianluca Frabotta ad aver giocato come laterale mancino nel 3-5-2 dei bianconeri con la Sampdoria, nella gara vinta per 3-0. Classe 1999, romano, era stato ingaggiato dal direttore dell’area tecnica dei ramarri Matteo Lovisa nel mercato di riparazione del 2019: la squadra, in testa alla classifica del girone B di serie C, aveva bisogno di un terzino da affiancare a Michele De Agostini. La scelta era caduta sul nome nuovo della Juve, al tempo al Renate in prestito dal Bologna.
Sul carro in cui tutti oggi sono saliti, Lovisa junior c’era già al tempo. A Tuttoc.com, nel marzo del 2019, sul giocatore disse: «Ci vorrà un po’ di tempo perché maturi completamente, ma di sicuro si imporrà in categorie superiori. Ci sono pochi calciatori così nel suo ruolo. Ha un ottimo piede sinistro e riesce a imporsi nonostante i suoi 188 centimetri di altezza. Mi ricorda Marcos Alonso».
Il dirigente aveva già “battezzato” Frabotta. Tuttavia fa specie vedere un calciatore poco impiegato al Pordenone in serie C solo poco più di un anno fa – due sole presenze da titolare – essere schierato dal 1’ con la maglia della Juventus alla prima di campionato e alla prima da tecnico del “Maestro”.
«Ero sicuro potesse arrivare in A – ha detto ieri Lovisa –. Certo, anche a me ha colpito che sia stato subito impiegato da Pirlo, tuttavia le doti di Gianluca le avevo intraviste al tempo. Quando punto su un giovane lo faccio perché sono convinto dei suoi mezzi, altrimenti non concludo l’operazione».
Frabotta, con la maglia dei ramarri, era sceso in campo dal 1’ soltanto con la FeralpiSalò all’ultima giornata a promozione acquisita e con la Ternana per sostituire De Agostini indisponibile. Col senno di poi, e alla luce della sua gara con la Sampdoria, è facile dire che avrebbe dovuto giocare di più: la verità è che “Dea”, nel corso di quel campionato, si stava esprimendo a un livello molto alto, il Pordenone lottava per la promozione in serie B (poi conquistata) e Frabotta era inevitabilmente più acerbo rispetto a ora, dopo aver giocato per un’intera stagione in Lega Pro con la Juventus under 23.
Il prossimo a debuttare in A, per il Pordenone, sarà Tommaso Pobega con lo Spezia. C’è da scommetterci che la lista non finirà qui. —
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