Udinese, serve coraggio: in palio ci sono i punti della svolta
Dopo aver raccolto un pari tra Sassuolo e Cagliari, lunedì 20 ottobre i bianconeri saranno di scena a Cremona. Mister Runjaic deve fare bottino prima di ospitare il Lecce e affrontare un ciclo di fuoco

Cremona, lunedì 20 ottobre, ore 20.45, ultima gara della settima giornata di Serie A. Lo chiamano Monday night per rifilargli una mano di “simpatica” vernice dal colore moderno, ma non si tratta di un appuntamento poco amato dai tifosi, in particolare da quelli friulani che già lo scorso anno hanno fatto una scorpacciata di partite del lunedì. Figuratevi se stasera l’Udinese non riuscirà a imprimere il primo punto di svolta al proprio campionato. Anzi, in termini di classifica si dovrebbe utilizzare il plurale: i punti di svolta. Dopo una partenza incoraggiante, la squadra di Runjaic si è piantata.
Un solo pareggio tra Milan, Sassuolo e Cagliari, nell’ultima gara prima della sosta, in casa contro i sardi. Un risultato deludente, come hanno sottolineato i fischi del Friuli - Bluenenergy Stadium a fine partita e che fa il paio con la precedente trasferta, disorientante, a Reggio Emilia.

Lo scenario
Mister Kosta deve far capire di essere in grado di agganciare i vagoni di coda del treno per l’Europa e non restare invischiato nel drappello delle squadre che lotteranno col coltello tra i denti per non retrocedere, come sta facendo lo stesso Sassuolo, per intenderci, per non parlare della “finta piccola” Como. Runjaic ha conquistato finora 8 punti, lo scorso anno era dopo 6 giornate già 10, ma comunque è in piena media Udinese, considerando che il bottino attuale nella recente storia bianconera è stato una sorta di limite minimo sotto il quale nelle ultime nove stagioni non si è mai andati sotto. Sono riusciti ad arrivare almeno a 8 punti dopo sei turni sette allenatori diversi: la punta dell’iceberg con Sottil tre anni fa, quando i bianconeri a questo punto della stagione erano già a quota 13, il down proprio a 8 con un altro tecnico straniero, Velazquez, nel 2018.
Ecco perché mister Kosta deve svoltare. Deve far capire di essere in grado di far crescere questa Udinese mettendo fieno in cascina prima della sfida interna col Lecce e di un mini ciclo di ferro contro Juventus, Atalanta e Roma prima della prossima sosta, l’ultima dell’anno solare.
Le scelte
A Cremona riproporrà ancora la difesa “a 3”, ma soprattutto il 3-5-2. Difficile spiegare perché non lavori per affiancare un giocatore (come Atta) a Zaniolo sulla trequarti. Ancora una volta il numero 10 agirà da spalla di Davis, nella speranza che non riceva tutti i palloni spalle alla porta, non il massimo per le sue caratteristiche tecniche.
Atta, invece, partirà dalla mediana, affiancato da Karlstrom e Piotrowski (favorito su Lovric), mentre sulle fasce dovrebbe esserci posto per Zanoli e Kamara, che sembrano aver vinto il ballottaggio con Ehizibue e Zemura. In difesa stasera mancherà ancora Kristensen che sarà sostituito come contro il Cagliari da Kabasele, perno centrale del reparto in panchina, con Goglichidze e Solet ai fianchi sull’ultima linea a protezione della porta dove, dopo la squalifica, tornerà Okoye.
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