Empoli-Udinese: una lunga storia di...mercato

UDINE. C’è un lungo e invisibile filo che collega Udine a Empoli. Dal Friuli alla Toscana e viceversa hanno fatto il viaggio – alcuni con il biglietto di ritorno, altri no – tantissimi calciatori. Ovviamente il più famoso e importante della lista è Antonio Totò Di Natale. A Empoli arrivò ragazzino, si è sposato e ha messo su famiglia, a Udine è diventato uno dei primi dieci goleador del campionato italiano con 209 reti segnate in A. Un affare straordinario quello dei Pozzo che lo acquistarono per circa tre milioni e che con i suoi gol hanno vissuto di “rendita” per dodici stagioni.
In quell’estate del 2004 arrivarono assieme a lui i difensorei Belleri e Cribari. Nessuno di loro ha lasciato il segno. Fecero parte dell’Udinese “spallettiana” che conquisto il preliminare di Champions, ma ben presto cambiarono aria. Meglio, ma non quanto forse ci si aspettava, ha fatto Andrea Coda, ahimè condizionato da numerosi infortuni nella sua storia friulana.
Chi però più di tutti ha tradito le attese è stato Diego Fabbrini. Sponsorizzato da Totò, arrivò a Udine con grandi speranze: era, del retso, il talento più luccicante dell’Under 21. Certo, doveva costruirsi da un punto di vista fisico, ma le aspettative erano enormi. Ventun presenze e due gol a Udine, poi dal 2013 un luno peregrinare prima in Italia (Palermo, Siena) e poi Inghilterra (Watford, Millwall, Middlesbrough e Birmingham) dove milita attualmente. Fabbrini è un classe ’90, anni di carriera per crescere non gli mancano.
In parecchi hanno fatto il percorso inverso. Il primo fu Almiron. Fu inserito nell’affare Di Natale e all’Empoli esplose al punto da venire acquistato dalla Juventus dove si perse per poi ritrovarsi a Catania. Meteore in Toscana sono stati anche Nomvethe (lo ricordare? Il sudafricano che fu fatto esordire in A da Hodgson) e poi Flavio Lazzari, una lunga carriera in serie B, ma soprattutto i sudamericani Forestieri e Laurito. Quest’ultimo era il bomber argentino della Primavera di Rudy Vanoli, aveva un fisico alla Batistuta. Oggi milita nell’Arsenal de Sarandì, club argentino della provincia di Buenos Aires.
Ma c’è anche un affare mancato, e magari non è l’unico, tra Udinese ed Empoli e porta il nome di Riccardo Saponara. Dopo la negativa esperienza al Milan è ritornato in Toscana e fu allora che Di Natale propose a Pozzo di portarlo in Friuli. Dopo la negativa esperienza con Fabbrini, però, l’Udinese non se la sentì di fare un investimento importante. A Empoli rimase a maturare Piotr Zielinski ceduto poi al Napoli per 14 milioni. Con lui l’affare l’hanno fatto tutti.
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