Ecco la ricetta Delneri: non pensare all’esonero

Il tecnico friulano: "Era quasi certo, in questi casi bisogna soltanto lavorare"
Udine 30 Settembre 2017. Calcio Serie A. Udinese - Sampdoria. © Foto Petrussi
Udine 30 Settembre 2017. Calcio Serie A. Udinese - Sampdoria. © Foto Petrussi

UDINE. «Se non c’erano tre rigori vincevamo 1-0». Asciutto anche nella contabilità, Gigi bada al sodo anche nei commenti: «Tanto loro non hanno praticamente mai tirato in porta, non contano perciò quanti rigori abbiamo avuto e realizzato». E in fin dei conti sono i tre punti il nocciolo della giornata, il frutto da sgranocchiare durante le due settimane di sosta: con Delneri al timone. «L’esonero era quasi certo – svela lui in tv –, ma fa parte del gioco: in questi casi bisogna lavorare e avere la forza per far sì che questa idea non venga attuata».



Missione compiuta dunque, anche perché il piano tattico è stato sostanzialmente rispettato dalla truppa...

«Non ci sono state sbavature dei singoli. Abbiamo fallito solo alcuni cambio gioco che avevamo preparato in allenamento e avrebbero potuto semplificarci la partita, ma per il resto siamo stati molto precisi e ci siamo sacrificati tanto. È stata un’ottima risposta sotto il profilo dell’attenzione».

Che tipo di campionato può impostare adesso l’Udinese? Dopo la prima vittoria, quella sul Genoa, aveva detto che la stagione cominciava da quel momento...

«Qui stiamo facendo dei confronti che non ci stanno. Non ci stanno in questo momento. Perché abbiamo perso con il Milan, che ha tutte altre ambizioni, con il Torino che guarda in alto, con la Roma che dà scoppole a un po’ a tutti. Noi invece dobbiamo crescere passo dopo passo. Adesso abbiamo fatto vedere che possiamo sfruttare le iniziative di Jankto da una parte e di De Paul dall’altra. Riusciamo a entrare da lì e ci lavoreremo su».

Si sono avuto dei segnali confortanti, dopo tanto tempo, da Samir che ha presidiato la fascia sinistra con personalità.

«Ha dato grande sostanza. difensiva. Ha abbozzato una gara alla Samir fino a quando non è stato fermato dai crampi. Deve tornare ai suoi livelli. Ma questo è un discorso che riguarda molti: stiamo ancora assorbendo il lavoro che abbiamo fatto in sede di preparazione, cinque-sei elementi sono arrivati solamente nel mese di agosto».

De Paul, prestazione totale. Angella e Nuytinck perfetti


E Fofana come sta? Stavolta si è procurato due rigori partendo dalla panchina.

«Deve essere collocato in una squadra che lo protegga. Penso che Barak dia più equilibrio là in mezzo. In coppia con Jankto forse è meglio schierare un giocatore più propenso ad aiutare la squadra. Ma Fofana stavolta ha fatto vedere quanto può essere importante anche a gara in corso».

Delneri, nel finale ha schierato anche Balic. Come valuta la prestazione del giovane croato?

«Deve farsi le ossa, ha vent’anni: entrando a freddo ha fatto certe cose buone e altre meno buone. Non è Behrami per aggressività. Deve crescere perché quello è il suo ruolo. L’infortunio di Behrami? Ha avuto un problema agli adduttori che valuteremo, anche lui era stato convocato dalla sua nazionale».

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