Ecco la Navarria 2.0: "Sono tornata tra le big"

La friulana dopo il trionfo in Coppa del Mondo racconta la rinascita. «Lavoro, famiglia e tanta grinta ecco i motivi della vittoria». E non è finita qui

Dopo le buone sensazioni sono arrivati anche i risultati. Dopo un anno di grandi cambiamenti e avaro di successi, Mara Navarria ha trovato la quadra. La friulana dell’Esercito ha iniziato la stagione con un oro individuale nella prima tappa di Coppa del Mondo di Tallin di spada. Un risultato strepitoso, dopo un digiuno di 18 mesi. Ma lei non si dice sorpresa, visto che già da mesi aveva buone sensazioni in pedana.

«Stavo aspettando da mesi che uscisse un risultato positivo - ci ha confidato ieri da Rapallo, dove si è trasferita da poco più di un anno -. Nella passata stagione ho cambiato maestro e sede di allenamento. Mi sono trasferita con la famiglia e ho speso tantissime energie per far funzionare tutto al meglio, compreso l’inserimento di mio figlio Samuele in un contesto nuovo. È stato difficile non pensare alla delusione per l’esclusione dalle Olimpiadi e rimettere in discussione tutto».

La spadista di Carlino ha trovato serenità nel corso dell’estate e ha iniziato la stagione con un risultato eccezionale. Anche sta volta, come già accaduto in passato, ha tirato fuori il meglio di sé. L’aveva già fatto dopo la morte del suo maestro Oleg Pouzhanov, a dicembre 2015, infilando due vittorie di fila in Coppa del Mondo che rimisero in discussione una qualifica individuale a Rio che sembrava già chiusa.

Domenica a Tallin è salita sul gradino più alto del podio a livello individuale, dopo un’annata in cui né agli Europei né ai mondiali era riuscita a ottenere risultati. Ora la friulana è concentrata su se stessa, sulla sue sensazioni e sulla scherma, e in questo momento passa in secondo piano l’esclusione dalla squadra (che a Tallin, senza di lei, ha ottenuto l’argento).

«Il ct Sandro Cuomo - ci ha spiegato ancora la friulana - ha deciso di allargare la rosa e di provare a cambiare. Ci ha detto che avrebbe inserito a rotazione delle nuove atlete, ma che a turno ci sarebbe stato posto anche per me. Trovo giusto che si provi a cambiare; ero preparata a questo e so che ci vorrà del tempo per fare nuovi esperimenti. Non so se ci sarà ancora posto per me in squadra. Intanto mi concentro sui miei risultati e ringrazio di cuore mio marito Andrea (anche preparatore fisico), il mio maestro Roberto Cirillo, Alessandro Vergendo e Rosarita Gagliardi». Mara alterna il lavoro in palestra (tra Rapallo, Genova e talvolta Chiavari) e la preparazione in piscina in apnea, che svolge da sola, con il marito Andrea e talvolta a Milano con Vergendo e Gagliardi.

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