Ecco Giulia Rizzi: la spada azzurra è targata Friuli

L’atleta che vive a Milano è tornata a Udine. Con Mara Navarria la provincia è al top

UDINE. Ha lasciato Udine quattro stagioni fa, portando in dote talento, ma anche qualche insicurezza. Oggi la ritroviamo a Milano, con nuove certezze, sia tecniche che personali, pronta a raccogliere la sfida che le ha lanciato il ct della nazionale, Sandro Cuomo: diventare uno dei nuovi volti della squadra azzurra di spada per le Olimpiadi di Tokyo 2020, insieme alle riconfermate Mara Navarria e Rossella Fiamingo e alla new entry Alberta Santuccio.

Giulia Rizzi, cresciuta con il maestro Roberto Piraino sulle pedane dell’Asu, ha davanti un futuro roseo. È reduce dalla prova di coppa del Mondo di Tallin, dove lo scorso fine settimana si è piazzata ai piedi del podio a livello individuale, e in cui ha gareggiato anche a squadre. Giulia porta sempre il Friuli nel cuore, ma a Milano ha trovato la giusta dimensione.

Cosa significa allenarsi in un gruppo di grande campioni?

«Mi sono trasferita alla Scherma Piccolo Teatro 4 anni fa, a 23 anni. Ero appena uscita dalla categoria U20, in cui avevo ottenuto buoni risultati. Ma avevo la necessità di crescere. Il contesto che ho trovato a Milano mi ha aiutato a migliorare, sia come atleta che come persona.

Con il maestro Andrea Candiani ho fatto passi da gigante, anche se un po’ alla volta, perché io ho bisogno di tempo per assimilare i cambiamenti e per imparare a gestire le situazioni. A Milano ho senz’altro imparato a gestire lo stress della gara, anche seguendo l’esempio di Bianca Del Carretto, Marco Fichera, Enrico Garozzo. Sono dei grandi campioni e osservarli mi aiuta».

Con Mara Navarria che rapporto hai?

«Ottimo. Da quando si è trasferita a Rapallo viene ogni tanto a tirare qui da me. Scambiamo anche qualche parola in friulano, anche se io lo parlo poco. I miei genitori lo parlano, ma io l’ho sempre esercitato poco».

Il Friuli ti manca?

«Mi mancano gli amici, la famiglia. Ho nostalgia delle piccole cose e torno ogni volta che posso. A Friuli Doc non manco mai. Quando rientro a Udine mi brillano gli occhi».

Il tuo fidanzato però non è friulano...

«No, è francese. Si chiama Ronan Gustin e fa parte della nazionale di spada maschile».

Durante le Olimpiadi ti sei trovata al centro di uno scambio di persona: i telecronisti ti hanno indicato come la fidanzata di Daniele Garozzo...

«Sì, è stato un grande equivoco, che mi ha fatto veramente sorridere. Sono stata confusa con Alice Volpi; la voce si è sparsa molto velocemente e sono stata taggata in tantissimi post su Facebook. Ci ha riso un po’ su e ho fatto finta di nulla».

Nella prima prova di coppa del Mondo sei andata bene a livello individuale, mentre a squadre avete faticato.

«A livello individuale ho sfiorato il podio. Ho tirato bene e sono molto contenta. La squadra ha invece degli equilibri molto delicati, serve tempo. Era la quarta gara a squadre della mia carriera a livello assoluto e mi rendo conto di non aver avuto abbastanza sicurezza. Mi spiace molto perché ho tirato veramente male nel primo assalto della giornata e ho preso un parziale di 4-1. Devo trovare un equilibrio insieme alle altre».

Prossimi impegni?

«Parteciperò alle tappe di coppa in Cina e negli Emirati, in programma tra novembre e dicembre, che serviranno per arrivare al top ai prossimi mondiali ed europei».

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