È stato uno dei capolavori di Zico: quarant’anni fa la rovesciata contro il Milan che incantò San Siro
Era l’8 gennaio del 1984, l’acrobazia del fuoriclasse bianconero diede inizio alla rimonta friulana che si concluse con un pareggio per 3-3: un gesto tecnico rimasto nella storia del calcio

UDINE. Ci sono gol che restano per sempre come una sorta di icone. Tra quelli firmati da sua maestà Zico con la maglia dell’Udinese ce ne sono due indimenticabili per quello che hanno significato e per l’esecuzione dal punto di vista tecnico: quello alla Roma nell’1-0 del 5 novembre 1983 e quello in rovesciata al Milan l’8 gennaio del 1984. Quella acrobazia che lasciò senza fiato San Siro, ha quindi compiuto quarant’anni lunedì 8 gennaio.
L’Udinese a meno di dieci minuti dalla fine era sotto di due reti (3-1). Per il Diavolo aveva fatto gol addirittura Luther Blisset (5 centri in A nell’unica stagione in rossonero). Partita chiusa? No, quando in campo ci sono i fuoriclasse.
Al minuto 84’ Zico, su palombella di Causio, riceve palla spalle alla porta e invece di aspettare che questa scenda si coordina e calcia: pallone nell’angolino e 3-2.
Tre giri di lancette e arriva il 3-3. Stavolta i ruoli si invertono: assist del Galinho e diagonale vincente del Barone. «Quel giorno – ha raccontato Zico – mentre ci avviavamo verso lo stadio Franco si raccomandò con me: “Gallo, giochiamo alla Scala del Calcio, un grande palcoscenico, è importante fare una grande gara qui”. Alla fine andai da lui in spogliatoio e gli disse: “Allora Barone, ho superato l’esame?”».
Ampiamente. Anche perché Zico lasciò San Siro con una doppietta: era stato suo il momentaneo 1-1 con quello che è stato forse il gol più facile, un tocco a pochi centimetri dalla porta vuota. Ma serviva qualcosa d’altro per lasciare un segno che a distanza di quarant’anni ricordiamo ancora. Un gol in rovesciata, appunto.
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