É morto Plazzotta, “padre” del trampolino

Con la morte di Mario Plazzotta, ieri nella sua casa di Udine all’età di 99 anni, lo sport friulano perde una delle sue icone più rappresentative. Nell’ambiente degli sport invernali Plazzotta, uno dei fondatori dello Sci Cai Monte Lussari, s’è fatto apprezzare per le grandi qualità di dirigente, soprattutto nel proporre la scuola di salto e combinata nordica di Tarvisio, un centro che sotto la sua guida ha acquisito valenza nazionale, sfornando campioni di generazione in generazione, da Albino Bazzana, ai fratelli Pinzani, ai Cecon. Il buon seme fruttò le grandi imprese di Roberto Cecon e quelle attuali di Sebastian Colloredo. Per la sua dedizione alla disciplina nordica era per tutti “Mario Trampolin”, ma era attento a tutta l'attività sportiva invernale, tant'è che gli volevano un gran bene anche i discesisti, per i quali, negli anni Cinquanta, aveva coniato il termine di “ribattins”. Negli anni Ottanta s’era prodigato per l’istituzione di un centro Fisi per le prove nordiche all’albergo Spartiacque, iniziativa che però non ebbe fortuna, ma aprì la strada al Liceo sportivo.
Plazzotta, presidente onorario del comitato regionale della Fisi, era un gentleman dello sport che sosteneva anche l'atletica leggera e fino a qualche anno fa continuava a rendersi utile frequentando la segreteria regionale della Federsci.
Originario di Treppo Carnico, a Tarvisio ha operato dagli anni Trenta fino al pensionamento. «Ci lascia un grande uomo – lo ricorda il sindaco di Tarvisio Renato Carlantoni – che ha saputo porsi al servizio della comunità in maniera molto costruttiva. Con il contributo dato allo sport, come gestore dello storico albergo Friuli ed è stato anche apprezzato consigliere comunale negli anni Sessanta/Settanta». I funerali saranno celebrati domani, giovedì, alle 14, nella chiesa di San Domenico, in viale Resistencia 71 a Udine.
Giancarlo Martina
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