«Due triple per mettermi alle spalle i fantasmi»

Andrea Benevelli racconta i suoi due tiri da tre che hanno deciso la partita «Ho mantenuto sempre la concentrazione e poi Dykes mi ha dato bei palloni»
Udine 15 ottobre 2017 Basket. APU GSA Udine vs Ravenna. Copyright Foto Petrussi / Ferraro Simone
Udine 15 ottobre 2017 Basket. APU GSA Udine vs Ravenna. Copyright Foto Petrussi / Ferraro Simone
UDINE. Andrea Benevelli è uno a cui non debbono piacere molto le cose semplici. In estate, anziché crogiolarsi al sole in spiaggia, ha preferito scarpinare lungo il cammino di Santiago, trascinando con sé la fidanzata. Tre mesi dopo, si prende la copertina dedicata alla prima vittoria in campionato della Gsa realizzando due triple scacciacrisi nell’ultimo minuto dell’
overtime
contro Ravenna. Una partita in cui, per 44 minuti, non aveva messo a referto nemmeno un punto. Il lungo pesarese, figlio d’arte (suo padre, Amos Benevelli, ha giocato con Fortitudo, Pesaro, Treviso e Fabriano fra il 1975 e il 1989), era uno dei giocatori con più pressione addosso, dopo due prestazioni incolori.


Con questi 6 pesantissimi punti realizzati nel giro di 28”, può finalmente sentirsi più leggero. Benevelli, cosa è scattato in lei in quel folle ultimo minuto?


«Ho giocato con la stessa concentrazione che avevo nel resto della partita. Dirò di più, essere in campo nei momenti che contano mi stimola. Il merito, però, va condiviso con i compagni, perché mi sono preso due tiri che ci stavano, ben costruiti. Dykes mi ha servito bei palloni».


Dopo le due prestazioni negative contro Fortitudo e Mantova, si tratta di un gran bel riscatto.


«È stata una liberazione, sono due canestri importanti. Per un tiratore come me c’era bisogno di sbloccarsi. La fiducia in me stesso non è mai venuta meno, so quello che posso dare e so anche che in una stagione posso capitare momenti poco felici».


Contro Ravenna la Gsa ha giocato un ottimo basket per tre quarti di gara. Vi siete sbloccati psicologicamente?


«Le prime due partite di campionato non sono state eccellenti, ma nemmeno da buttare. La cosa importante è che abbiamo preparato benissimo la sfida con Ravenna, per oltre 30’ abbiamo giocato un buona basket».


Nell’ultimo quarto vi siete bloccati. Cosa è successo?


«Faticavamo a fare canestro, all’improvviso abbiamo perso fiducia in attacco e di conseguenza anche in difesa. Dopo aver incassato appena 45 punti in 30 minuti, ne abbiamo presi 23 in 10. Cose che possono capitare, però sono contento che nel supplementare sia arrivata una reazione di carattere e l’abbiamo portata a casa. Mi auguro che questa vittoria faccia scattare una molla per ripartire e far vedere tutto il nostro valore».


©RIPRODUZIONE RISERVATA


Riproduzione riservata © Messaggero Veneto