Basket, chi sale in serie A poi ci resta: buone notizie per l’Apu
Dalla stagione 2013/2014 soltanto Verona, che battè Udine, è subito retrocessa. Sintomo che la forbice tra i due campionati non è così ampia

Apu, il primo passo sarà stabilizzarsi in serie A. La missione può sembrare ardua, se guardiamo alla concorrenza agguerrita che attende i bianconeri, ma le statistiche dicono che è meno difficile di quanto possa sembrare. Abbiamo preso in esame gli ultimi dodici campionati, con la cronologia di promozioni dalla A2 alla serie A e le retrocessioni dalla A alla A2 che riassumiamo nella tabella a lato.
Neopromosse ok
Il primo dato da sottolineare è che dal 2013/2014 a oggi soltanto una volta una squadra neopromossa in serie A è stata subito retrocessa: si tratta di Verona, nella stagione 2022/2023. La nostra conclusione è che non fu una promozione programmata (crescita della società, del budget e degli investimenti), ma un risultato un po’ a sorpresa: i nostri lettori ricorderanno molto bene che nel 2021/2022 fu Udine a dominare la stagione sino a metà maggio, salvo sgonfiarsi in finale play-off sull’1-0 a favore. È palese che pur essendo due mondi a parte, fra una serie A di seconda fascia e un’alta A2 non c’è una differenza abissale, se la società si muove per tempo e con i passi giusti.
La prossima serie A
Un altro dato che vogliamo approfondire è quello della composizione del massimo campionato nazionale 2025/2026. Basandoci sempre sulla tabella qui a fianco, notiamo che delle sedici squadre che parteciperanno alla prossima serie A, ben undici provengono dalla serie A2 della storia recente. Hanno dovuto risalire la china, vincere la tutt’altro che semplice seconda lega nazionale e stabilizzarsi al piano di sopra.
Ha cominciato Trento nel 2014 (e tutti sappiamo quanto bene sta facendo l’Aquila quest’anno), poi la risalita con stabilizzazione è riuscita a Brescia, Virtus Bologna (alzi la mano chi se la ricorda a Cividale contro l’Apu neopromossa nel 2016/2017), Treviso, Napoli, Tortona, Cremona, Trapani e Trieste. Fra queste alcune hanno anche alzato al cielo la Coppa Italia: Trento, Brescia e Napoli, con Tortona arrivata in finale e Trieste in semifinale. Si arriva a 11 conteggiando quelle che saranno le due neopromosse: Udine e la vincente dei play-off.
Equilibri
Le uniche 5 squadre stabili in A da almeno tredici anni sono Milano, Reggio Emilia, Venezia, Sassari e Varese. Olimpia a parte, le altre non sono inarrivabili, come dimostra la classifica attuale. Perché la “forbice” fra le due maggiori leghe cestistiche nazionali è meno ampia rispetto a quelle del calcio, dove sono ben undici le squadre stabilmente in A da almeno dodici stagioni, Udinese inclusa. L’Apu, che per la massima serie ha giù stanziato un budget da metà classifica (si parla di cinque milioni di euro), può guardare al futuro con ottimismo.
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