Due lampi dell’Udinese abbagliano il Palermo: primi gol bianconeri per Zaniolo e Miller

I siciliani accorciano le distanze soltanto nel recupero, la squadra di Runjaic guadagna l’accesso agli ottavi di finale di Coppa Italia: a dicembre sfiderà la Juventus

Pietro Oleotto
Nicolò Zaniolo al tiro: prima da titolare con gol per lui (foto Petrussi)
Nicolò Zaniolo al tiro: prima da titolare con gol per lui (foto Petrussi)

Lo stellone, la stella e la stellina per assicurarsi gli ottavi di finale di Coppa Italia contro la Juventus, a dicembre e a Torino.

È il succo della partita contro il Palermo che Pippo Inzaghi ha proposto tenendo conto del turnover (sabato in serie B c’è lo scontro al vertice con il Cesena) senza rinunciare però ai due trequartisti dietro alla punta centrale, un assetto che ha creato non pochi problemi all’Udinese che in avvio ha avuto dalla propria una buona dose di fortuna, considerando che i rosanero non sono riusciti a capitalizzare almeno tre azioni da gol, tutte capitate sul piede (o la testa) di Giacomo Corona, 21 anni, figlio d’arte – papà Giorgio ha bazzicato per anni nelle serie minori tra Sicilia e Calabria – che però non riesce abbinare una grande fisicità alla precisione, dote fondamentale per un centravanti.

Zaniolo, il gioiellino Miller e il ritorno al 3-5-2: l'Udinese batte il Palermo in Coppa Italia e lancia segnali positivi

Insomma, aver lasciato in panchina per tutti e 90 i minuti il bomber finnico Joel Pohjanpalo ha tolto molto al Palermo che nei primi 40 minuti ha fatto sì soffrire l’Udinese, ma senza passare in vantaggio come avrebbe sostanzialmente meritato, per la gioia dei tanti siciliani presenti allo Stadio Friuli - Bluenenergy Stadium, nel settore ospiti (un paio di centinaio) e in tribuna centrale dove è spuntata più di qualche bandiera della Trinacria, soprattutto quando il “tamburo” ha ritmato il classico: «Chi non salta catanese è».

Dall’altra parte qualche imbarazzo iniziale alimentato dai tanti volti nuovi rispetto alle esibizioni in campionato, mentre il modulo è tornato a essere il 3-5-2, sul quale mister Kosta ha innestato otto pedine che non erano titolari contro il Milan. Il tecnico tedesco ha continuato a puntare su Sava tra i pali, così come su Solet in difesa accanto al centrale Kabasele e al baby Palma sulla destra, mentre Karlstrom era il perno della mediana con ai fianchi Piotrowski e il 19enne Miller, la stellina all’esordio da titolare, seppur in Coppa Italia. Un esordio che hanno fatto anche Zanoli sulla fascia destra nell’ufficio solitamente occupato da Ehizibue (a sinistra il ritorno di Kamara) e l’accoppiata Zaniolo-Buksa in attacco.

Un’impalcatura tattica che ha stentato a trovare spazio e soddisfazioni per una buona mezzora, fino a quando Zaniolo non ha cominciato giustamente a rinculare alla ricerca del pallone tra le linee che ha trovato più volte, assieme allo spazio per arrivare alla conclusione di sinistro due volte. La prima “sassata” dal limite dell’area ha trovato pronto Joronen che, protendendosi in tuffo, ha disinnescato il pericolo. Sulla seconda, dopo 40’, a pelo d’erba, ha avuto decisamente più fortuna, tanto che l’Udinese è passata in vantaggio e dopo pochi minuti ha capitalizzato cinicamente le poche occasioni costruite nel primo tempo con lo scozzese Miller, capace di raccogliere i frutti di una trama offensiva costruita dall’asse polacco Piotrowski-Buksa.

Il tecnico bianconero Kosta Runjaic può sorridere (foto Petrussi)
Il tecnico bianconero Kosta Runjaic può sorridere (foto Petrussi)

Con il 2-0 in tasca Runjaic ha potuto gestire senza affanni risultato e forze, con le sostituzioni effettuate pensando anche al prossimo impegno di campionato. Ha fatto uscire così via via Kabasele per inserire Kristensen al centro della difesa, Miller per Ekkelenkmp, Buksa per Davis, Lovric per Karlstrom e soprattutto Zaniolo per Guaye. Il numero 10 è uscito dopo 70 minuti che hanno dimostrato che ha le qualità per essere la stella dell’Udinese: il pubblico del Friuli se n’è accorto e gli ha tributo un applauso convinto, condito al richiamo ritmato al suo cognome. Dovrà essere bravo Runjaic ra a trovargli spazio e posizione in campo, magari alle spalle della punta in coppia con un compagno come Atta, per svoltare verso il 3-4-2-1.

I tifosi siciliani, invece, si sono rivitalizzati in pieno recupero, quando il polacco Peda ha sfruttato un passaggio a vuoto di Solet per ridurre le distanze. Troppo tardi però per rimettere in piedi la partita. Sarà l’Udinese a sfidare la Juventus.


UDINESE – PALERMO  2 – 1

UDINESE (3-5-2) Sava; Palma, Kabasele (19’ st Kristensen), Solet; Zanoli, Piotrowski, Karlstrom (36’ st Lovric), Miller (25’ st Ekkelenkamp), Kamara; Zaniolo (25’ st Gueye), Buksa (19’ st Davis). All. Runjaic.

PALERMO (3-4-2-1) Joronen; Pierozzi (1’ st Augello), Peda, Veroli; Gyasi (1’ st Palumbo), Gomes, Blin, Giovane (14’ st Brunori); Le Douaron (1’ st Ranocchia, 20’ st Segre), Vasic; Corona. All. Inzaghi.

Arbitro Zanotti di Rimini.

Marcatori Al 41’ Zaniolo, al 44’ Miller; nella ripresa, al 48’ Peda.

Note Ammonito Kabasele. Recupero 2’ e 7’. Spettatori 6.686 per un incasso di 55.635 euro.

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