Doping, Asafa Powell e altri due giamaicani positivi

Lo sprinter caraibico, che si allena a Lignano e che è testimonial del meeting Sport Solidarietà , “pizzicato” per uno stimolante. Anche Nesta Carter e Sheron Simpson cadono nella rete dell’antidoping. Perquisito dal Nas l'albergo di Lignano dove alloggiano i giamaicani
L'atleta jamaicano Asafa Powell al termine della batteria dei 100 metri maschili dell'edizione 2008 del Golden Gala allo stadio Olimpico di Roma, in una immagine dell'11 luglio 2008. ANSA/CLAUDIO ONORATI
L'atleta jamaicano Asafa Powell al termine della batteria dei 100 metri maschili dell'edizione 2008 del Golden Gala allo stadio Olimpico di Roma, in una immagine dell'11 luglio 2008. ANSA/CLAUDIO ONORATI

UDINE. Asafa Powell e altri quattro giamaicani positivi in occasione dei campionati nazionali: il terremoto che sta sconvolgendo l’atletica mondiale (“pizzicato” anche l’americano Tyson Gay in un controllo a maggio) si abbatte su Lignano a due giorni dal meeting Sport Solidarietà in programma martedì sera allo stadio Teghil.

Non soltanto Powell, che insieme con Shelley Ann Fraser è testimonial del meeting friulano, è caduto nelle maglie dell’antidoping, tra i cinque giamaicani positivi ci sono, infatti, anche Nesta Carter e la “pantera” Sheron Simpson, medaglia d’oro ad Atene e argento a Londra nella staffetta 4 per 100, che fanno parte della colonia caraibica che da anni ha la sua base europea a Lignano. Simpson ha confermato la notizia con un comunicato, in cui ammette che «questo è un momento molto difficile per me». La 28enne vicecampionessa olimpica dei 100 a Pechino ha precisato in un comunicato di essere «risultata positiva per uno stimolante, l’oxilofrine».

Uno stimolante ha messo nei guai anche Powell, che è a Lignano, all’albergo “Fra i Pini”. L’ex primatista dei 100 non ha rilasciato dichiarazioni. Ha parlato soltanto il coach Steven Francis che si è limitato a dire che Asafa è «tranquillo» e che domani sarà una giornata «normale con i soliti allenamenti».

Chi ci è rimasto davvero male è Sergio Dannisi, patron di Sport Solidarietà che si è ritrovato questa patata bollente a poche ore dal meeting e dalla cena di solidarietà che lunedì sera in un ristorante di Riviera avrebbe dovuto avere proprio i giamaicani come ospiti principali. «Sono esterefatto» si è limitato a dire.

Perquisizioni. A quanto si apprende l’unità Nas dei carabinieri ha effettuato nella giornata di ieri a Lignano Sabbiadoro una serie di perquisizioni nella sede dell’allenamento della Giamaica, dove si trovavano Asafa Powell, risultato positivo a un controllo antidoping effettuato a fine giugno, e altri membri del suo staff tecnico. Lo sprinter campione olimpico si stava infatti preparando in vista dei Mondiali di Mosca nella località balneare del Friuli Venezia Giulia. I carabinieri hanno sequestrano una serie di medicinali.

È smentita quindi la notizia, riportata ieri sera dalla stampa giamaicana, secondo cui uno degli allenatori di Asafa Powell sarebbe stato arrestato dalla autorità italiane.

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