Il dilemma dell’Udinese è mister Runjaic: potrebbe salutare, concreto l’interessamento del Al-Ahly
Il tecnico bianconero: «Mi piacerebbe rimanere, ma comunque le cose si fanno in due. Il focus non deve essere su di me bensì su chi può andare o rimanere»

«Ho ancora un anno di contratto e vedremo. Io rimarrei volentieri e non c’è molto da dire, ma il focus non è su di me, bensì su chi può andare o rimanere». E ancora: «Sono stato accolto in maniera fantastica da una città bellissima e anche grazie a Inler che mi ha facilitato l’ambientamento, ma comunque le cose si fanno in due. In generale non penso molto al futuro, se si guarda troppo in là si rischia di inciampare e mi concentro sul qui e ora».
Sono questi i passaggi più significativi della lunga risposta con cui Kosta Runjaic ha replicato al “domandone” della conferenza stampa di venerdì 9 maggio, quello con cui si è sondato l’effettivo piacere di restare all’Udinese la prossima stagione.
Una domanda lecita non solo per la tempistica, con un campionato che avviandosi alla conclusione senza particolari obiettivi lascia il posto all’esigenza di scoprire i piani societari in vista della prossima stagione, ma soprattutto a fronte dell’indiscrezione arrivata dall’Egitto, dove danno per concreto l’interessamento del Al-Ahly per il tecnico di origine jugoslava.
C’è un Kosta “prezioso” dunque, tanto per l’Udinese con cui ha un contratto a giugno ’26 con opzione di estensione, e per l’Al Ahly, ma che potrebbe anche fare il prezioso, come fatto capire ieri quando Runjaic ha fatto cenno ai movimenti di mercato che influiranno sull’Udinese che verrà. Il tutto, detto sempre con trasparenza, un certo riguardo, ma soprattutto col desiderio di tenere fede alle esigenze attuali della sua missione: «È stata un’annata molto ricca, ma dobbiamo ancora finirla e speriamo di chiuderla bene. Abbiamo raggiunto il risultato e in generale non siamo mai scesi sotto la dodicesima posizione, e questo è un buon segnale».
E poi ancora: «Possiamo confermare ciò che abbiamo fatto di buono contro il Monza che è ultimo, ma il Monza non si darà per sconfitto. Li abbiamo visti, hanno un gioco attraente ed è una squadra che vuole finire bene. Noi dobbiamo mettere volontà contro qualsiasi avversario e vogliamo ringraziare i nostri tifosi vincendo e giocando bene, anche se è più facile da dire che da farsi. Abbiamo recuperato Lucca, Payero, Ehizibue ma non posso dirvi nulla sulla formazione».
Ecco il Kosta pensiero sulla partita contro l’ultima della classe, prima di tornare al futuro con altre considerazioni e un paio di passaggi in cui “si vede” all’Udinese anche in futuro: «La Serie A è molto difficile e, se si parla di società piccole, bisogna gestire le armi a propria disposizione. Ho un’idea di come si è evoluta questa stagione e a livello interno abbiamo già parlato per la prossima annata, in cui l’obiettivo è riuscire a fornire risultati ancora migliori. Abbiamo ancora moltissimo che vorremmo attuare assieme a tutti i miei collaboratori e spero di continuare su questo percorso positivo. Vogliamo migliorare e, indipendentemente da come giocare, vogliamo aumentare l’identificazione di questa squadra con la regione e questa città. Per questo vogliamo essere forti in casa, dove abbiamo ancora due partite casalinghe in cui fare bene. E questo deve essere chiaro».
Riproduzione riservata © Messaggero Veneto