Di calcio si può ridere

Il meglio di “Vista in tv” inseguendo intellettuali da poltrona
Di Paolo Patui

di PAOLO PATUI

Passi un anno a seguire i bianconeri in tv e ti accorgi che di calcio si può anche ridere tra topiche e gaffe d’ogni genere. Vi ricordate quando a Sky la grafica di presentazione delle formazioni di Genoa-Udinese proponeva in panchina ancora (ahimè) Barete Iachini? Peccato fosse stato esonerato da un mese! Non male nemmeno certi telecronisti come Massimo Tecca, convinto che esistano «spioventi rasoterra» o il suo collega Riccardo Gentile che per un’intera partita non distingue Badu (1,73; scarpette verdi) da Fofana (1,83; scarpette fucsia) e nel corso di Udinese-Napoli si chiede, alla Gigi Marzullo: «Ma Zapata è o non è un ex se è ancora proprietà del Napoli?».

Il senso del comico non difetta nemmeno a commentatori come Renato Zaccarelli, che avendo giocato più di 300 partite in granata di solito commenta Udinese-Torino. A Zac quando c’è una punizione per il Torino scappa quasi sempre: «Punizione per noi». Ma a parte questa partigianeria la sua sintassi è unica: «Devi mettere subito il pallone nell’orbita che poi deve entrare in suo possesso, perché con un semplice uno-due ti possono fare un dribbling». Ci avete capito qualcosa? Ma Zac non è il solo.

Onofri, che avendo giocato più di 200 partite in maglia genoana in genere commenta Udinese-Genoa, qualche abbaglio lo prende: «Che gran giocatore Théréau: segna, passa, crossa, fa fare gol agli avversari». Agli avversari? Muraro invece di friulani se ne intende e dopo un fallo di mano di Hallfreðsson sfodera la battuta: «Ha alzato il gomito da buon friulano». Secondo Carletto chi non beve è un cattivo friulano! Luoghi comuni con i quali litiga anche Luca Pellegrini, inventore di termini stravaganti del tipo difendente per dire difensore e trasmissione per dire passaggio e un iperbolico «uscita a croce di sant’Andrea» dinanzi a una prodezza del nostro Oreste trasformato da portiere in segnale stradale. Ecco, Luca, che vanta 11 anni in blucerchiato e che quindi viene regolarmente mandato a commentare Udinese-Samp, quando Gigi sbalordisce l’Italia con il suo «sgarfare», afferma di non capirne il significato dato che per lui «milanese, varesotto o friulano sono lo stesso dialetto». E già, dialetto! Non se la cava neppure la Rai regionale quando ci informa che a siglare il gol che tenne nello scorso campionato in A l’Udinese contro l’Atalanta fu Adnan (!) e non Zapata. Un erroretto veniale. E che dire del notiziario regionale con cui la Rai ti sveglia la mattina di lunedì 21 novembre? «L’Udinese sabato ha vinto contro il Napoli». Bellissima notizia. Peccato fosse un sogno (probabilmente del nostro giornalista).

Le nostre due emittenti private un po’ di attenzione in più ce la mettono. Oh, certo poi c’è Cosoli che a Telefriuli sfoggia un elegante (ma almeno corretto) vocabolario d’altri tempi: per lui le gradinate sono «le scalee», Widmer è «il fluidificante rossocrociato» e Edenilson «ha maramaldeggiato».

Il sorriso non manca nemmeno a Udinese tv anche quando (a differenza di Sky e Telefriuli) finge di non sapere che uno stadio intero saluta con un’ovazione il ritorno di Guidolin. Maestro assoluto del sorriso è Sotutto Tavian che sfoggia ottimismo anche sostenendo che il vero acquisto dello scorso mercato invernale sarebbe stato Armero. No comment. Furoreggia negli studi condotti con disinvoltura crescente da Campazzo la caustica schiettezza con cui Adriano Fedele definisce Insigne «il nanetto là davanti», quelli Bologna «mezze pugnette» e Kums «quello che ha 1 di pressione e che in Champions ci sarà andato ma come barelliere». La sua esuberanza gli fa sostenere che le donne non sono in grado di parlare di calcio, nonché pronunciare imprecazioni vietate ai minori (ma anche ai maggiori). Ultimamente il buon Adriano ce l’ha con gli intellettuali da poltrona che criticano le vittorie brutte, sporche e cattive dell’Udinese.

Ma qui in Friuli intellettuali da poltrona se ne contano sulle dita di mezza mano e di certo guardano al calcio con una certa spocchia (se lo guardano). Il resto sgarfa giorno e notte per tirare a campare. Caro Adriano sei stato un grande giocatore e sei persona dal cervello fino. Non trasformarti in un intellettuale da tv che ha bisogno di nemici per sentirsi vivo. Così come sei, assieme all’equilibrata competenza di Bruno Tavosanis, sareste un ottimo acquisto invernale per Sky. Il Friuli si sentirebbe meno abbandonato e a seguire in tv i bianconeri nel 2017 rideremmo non per topiche e gaffe, ma per la vostra acuta ironia.

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