Desirèe Rossit in volo ispirata dalla Trost: «Punto ai Mondiali»

L’atleta di Nogaredo, 19 anni, bronzo agli assoluti, confida: «Nelle gambe mi sento l’1,88: posso farlo questo week-end»

É il suo primo podio assoluto con un bronzo che per Desirèe Rossit significa essere la terza saltatrice d’Italia. Ai Tricolori indoor di Ancora - dove la pordenonese Alessia Trost ha saltato 1,95 (oro) e l’abruzzese Enrica Cipolloni 1,80 (argento) - la poliziotta di Nogaredo si è fermata a 1,80 metri (bronzo) risultando anche la capofila delle juniores. Alla seconda uscita stagionale dopo un 2012 sabbatico per motivi di studio, la diciannovenne delle Fiamme Oro Padova ha ritrovato la classe e i meccanismi giusti che l’hanno fatta salire in alta quota.

La stessa misura di 1,80 l’aveva già valicata due settimane fa al PalaBernes di Paderno, mancando per 6 centimetri il personale che aveva siglato nel 2011 al triangolare U20 indoor di Amburgo. «Ad Ancona non avevo alcuna pretesa di superare la Trost - confessa la Rossit - , ma mi sarebbe piaciuto enormemente piazzarmi alle sue spalle. Un secondo posto che ho fallito per la troppa foga con la quale ho fatto la rincorsa perdendo la concentrazione nella fase di scavalcamento dell’asticella».

Come sta vivendo questo ritorno a livelli nazionali dopo un fantastico 2011 in cui ha vestito la maglia azzurra ai Mondiali di Lille e agli Eyof di Trazbon (Turchia)? «In modo positivo e con la netta sensazione che potrò migliorare i miei salti quando riuscirò a perfezionare i meccanismi tecnici della rincorsa. Nella gambe ma soprattutto nella testa sento di valere 1,88, misura che spero di toccare ai campionati italiani giovanili indoor, in programma questo fine settimana ad Ancona».

Le sue aspettative per la stagione? «Oltre al nuovo personale, punterò a partecipare ai prossimi Mondiali juniores in pista di Rieti (18-21 luglio ndr)». Ma ecco il parere del suo allenatore, Luca Toso, ex primatista nazionale italiano del salto in alto: «Desirèe è sicuramente un talento della specialità. Lo dimostrano i risultati che finora ha ottenuto e che, purtroppo, non sono stati incrementati l’anno scorso. La ragazza ora si sta riprendendo e i due salti di Udine e Ancona le hanno dato fiducia e sicurezza».

Cosa le manca per salire a quote d’eccellenza? «La fiamma interiore di migliorarsi, traguardo che in tutti gli sport si può raggiungere solo se uno si allena con costanza e ha voglia di progredire. Dopo i due ottimi salti a 1,80, risultati che non sono a portata di tutte le diciannovenni come lei, mi auguro che questo fine settimana possa oltrepassare questo muro sulla pedana di Ancona, dove si assegneranno i titoli italiani juniores». Nata atleticamente nell’Au-Malignani/Danieli e grande amica di Alessia Trost, la Rossit si era rivelata con il secondo posto alle spalle della più celebre collega ai Tricolori cadette del 2008 all’Olimpico di Roma. É stata campionessa italiana allieve.

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