De Nipoti, da Cividale all’esordio con la maglia dell’Atalanta in A
il focus
Sorride Gasperini al termine di Lazio-Atalanta: per i suoi, decimati dal Covid, vale oro il pareggio ottenuto nella Capitale. Ma col tecnico, a sorridere, è il territorio che dà i natali al friulano Tommaso De Nipoti, classe 2003, sabato all’esordio in Serie A con addosso la maglia nerazzurra. Cividalese ex Forum Julii, ha militato anche nelle giovanili dell’Udinese, il diciottenne è subentrato all’‘85 rilevando in avanti il collega di reparto Piccoli. Già, perché Tommaso è un attaccante, una seconda punta: alto ma brevilineo; abile, col suo mancino, nello stregare persino il “Gasp”. Lo stesso allenatore, nel finale del match di Roma, si è così rivolto alla panchina chiamando in causa proprio il ragazzo. «Non se l’aspettava – rivela papà Marco –, così come, vederlo entrare, è stata una bella sorpresa per tutti noi».
Complici le defezioni emerse nei giorni scorsi tra le file della Dea, per Tommaso, alla vigilia della sfida, si era già materializzata la prima, memorabile, convocazione fra i “grandi”. Breve, allora, il passo che, dalla panchina, l’ha condotto sul manto erboso: «È stata una grande emozione: ci servirà qualche giorno per metabolizzarla. Per renderci conto di quel che è accaduto».
Andiamo dunque in loro soccorso: a bordo campo, col numero 50, c’è un giovane pronto ad entrare. Da tempo aspetta questa occasione: dal suo arrivo a Bergamo, all’età di quattordici anni. La sogna anche da prima. Entra e gioca, senza timori: «Una volta in campo, ci ha detto l’indomani, tutta la tensione è venuta meno». E adesso? «Tornerà con la Primavera per continuare il suo percorso». Forte, senz’altro, di questa enorme iniezione di fiducia. —
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