Da presidente a presidente: ecco la seconda vita di Alessandro Tesini

UDINE. Un altro Natale in vetta alla classifica. Che sia C regionale o C Gold (C2 e C1, per farla più semplice), cambia poco per Alessandro Tesini: il presidente del Tarcento Basket griffato Fluidsystem80 ormai ci ha fatto l’abitudine e né lui, né la sua squadra sembrano soffrire di vertigini.
«Diciamo pure che mi so adattare – afferma Tesini – e che sto bene ovunque. Io cerco sempre di migliorare e posso dire di sentirmi molto appagato da ciò che sta facendo la squadra, e non parlo solo in termini di risultati. Nutro un senso di gratificazione nei confronti di giocatori, staff tecnico, sponsor e pubblico».
Una lunga carriera politica alle spalle, con numerosi incarichi, compresa la presidenza del consiglio regionale, e da dodici anni l’impegno nel mondo della palla a spicchi, con investimenti notevoli sia in termini economici che di tempo.
È lo stesso Tesini a spiegarci i motivi del passaggio dalla politica al basket e la sua filosofia di gestione della società tarcentina.
«In politica ho avuto l’intuito e la fortuna di rottamarmi prima che lo facessero altri. Ho capito che stava cambiando il vento e si stava chiudendo una stagione della mia vita. Ho accettato una nuova sfida perché di fronte alle sfide non mi tiro mai indietro. Il Tarcento Basket è un’Asd gestita con criteri imprenditoriali, ma non si rinuncia al volontariato. Di sicuro posso dire una cosa: dopo la malattia, in questi ragazzi del basket ho trovato la mia nuova Itaca».
Il Tarcento Basket non è solo una società in forte ascesa in termini di risultati. Non c’è intervista in cui i singoli giocatori manchino di sottolineare il clima familiare. Ed è così che l’allenamento domenicale del 27 dicembre, più che un peso sia un piacere, perché a seguire c’è la grigliata allargata a fidanzate, mogli, amici, parenti e persino avversari.
«Io intendo così lo sport – sottolinea il presidente tarcentino – e mi spiace quando non accade, come la scorsa domenica a Venezia contro Mestre. Nessuno lo fa per arricchirsi, sono altre le soddisfazioni che m’interessano. Meglio un arricchimento umano e d’amicizia. Siamo noti per aver introdotti il terzo tempo con la squadra ospite dopo le partite, del resto come fai a costringere avversari che arrivano da Muggia o da Trieste a tornare a casa a stomaco vuoto o cercare una trattoria aperta la sera tardi? Anche le squadre venete, quest’anno, apprezzano molto. La cosa bella è che a tavola si chiariscono un sacco di cose che accadono in campo».
E siccome l’appetito vien mangiando, la domanda nasce spontanea. La promozione in B ingolosisce o no la Fluidsystem80? «In estate dissi a tutti di riparlarne a Natale. Oggi dico di aspettare la sfida del 9 gennaio a San Vendemiano. Una cosa è sicura, ai miei giocatori non dirò mai di perdere apposta, né mai lo penserò. Non è nel mio dna e neppure nel loro. È fuori dubbio però che la B è un altro mondo. Se la domanda è “siete pronti per la B” la risposta al momento è no. Se invece mi chiedete se la prendiamo in considerazione, la risposta è affermativa. Prima però puntiamo alla coppa».
Per le final six di coppa Italia a marzo serve un successo a San Vendemiano, impresa alla portata. Tesini, ha già cercato l’albergo per Rimini? «Non serve, sono mezzo emiliano. Conosco già bene la zona». (g.p.)
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