Cresciuta all’ombra di Alex, Tara è già fenomeno a 12 anni

È nata una nuova stella nel firmamento della ginnastica ritmica italiana: è Tara Dragas che, ad appena 12 anni, è riuscita a surclassare le avversarie e a conquistare il titolo di campionessa italiana assoluta nella categoria Allieve.
I campionati italiani di Catania hanno visto Tara imporsi, con punteggi altissimi, in tutti e quattro gli attrezzi: fune (17.150 punti), palla (17.950), clavette (18.950, personal best) e nastro (15.400) per un totale di 69.450 punti, il suo migliore di sempre. La stoffa della campionessa è nel dna di Tara, che è allenata dalla madre Spela Dragas e che ha vissuto in questi anni fianco a fianco con Alexandra Agiurgiuculese. «Non avrei mai immaginato – commenta la mamma-allenatrice – che Tara sarebbe stata capace di gareggiare a livelli così alti, con un programma difficilissimo, e a vincere a mani basse in tutti gli attrezzi. Nella seconda parte della stagione abbiamo triplicato le difficoltà, ma mai, fino a sabato, Tara era riuscita a esprimersi così bene».
Quello della “farfalla” udinese è un percorso iniziato presto – in rete circolano dei video che la vedono già bravissima a cinque anni, sostenuta da una Agiurgiuculese ragazzina – che ha trovato linfa proprio nella vicinanza con la campionessa. «Alex per Tara è importantissima – prosegue Spela, che la segue assieme a Magda Pigano – perché allenarsi tutti i giorni a un livello così alto è fondamentale. Da oggi possiamo dire che l’Asu può contare, nella propria squadra di serie A, su due campionesse italiane assolute e spero che questo sia di ottimo auspicio per il campionato a squadre che inizierà a febbraio».
Per Dragas junior il futuro potrebbe essere davvero roseo e certamente il suo nome è sul taccuino dei tecnici della nazionale. La chiamata in azzurro, magari per disputare qualche gara internazionale juniores, nonostante sia ancora molto giovane, sarebbe un sogno per l’atleta bianconera che, nel frattempo, pensa anche alla scuola. Tara frequenta infatti la seconda media Dino Virgili di Martignacco, che può ora vantare fra i suoi studenti una campionessa italiana e ieri, alle otto del mattino, dopo il volo di rientro da Catania nella notte, era già al suo posto in aula. Molto social, come tanti suoi coetanei, Tara sembra avere idee chiare e grande determinazione. «Ha sempre avuto un’ottima coordinazione e un forte senso della musica – precisa la coach slovena – anche se alle volte è un po’ indolente. Quello che vorrei, più come mamma che come allenatrice, è che Tara capisse che vincere non sarà sempre facile, che le delusioni prima o poi arriveranno e che dovranno essere affrontate senza abbattersi. Senza mollare». —
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