Con Delneri l'Udinese segna di più e subisce di meno

Sotto la gestione del tecnico friulano è 11ª, a tre punti dal Torino avversario di domenica 2 aprile

UDINE. Se il campionato fosse cominciato all’ottava giornata quando sulla panchina bianconera fece il suo esordio Gigi Delneri, l’Udinese sarebbe undicesima in classifica. Una sola posizione più su, dunque, rispetto alla graduatoria attuale (la squadra sorpassata sarebbe il Chievo), ma a tre lunghezze e non a quattro dal Torino che quindi anche in caso di successo, domani, non sarebbe possibile agganciare.

Un bilancio positivo che il tecnico di Aquileia vorrebbe tanto migliorare nelle ultime nove gare di campionato sfruttando soprattutto il fattore Friuli dove arriveranno squadre alla portata dell’Udinese.

Sette sorelle. Il campionato, sia quello reale, sia quello cominciato all’ottava giornata, conferma che c’è una netta spaccatura tra le prime otto della classe e il resto del plotone. Sembra che si sia tornati indietro di una ventina d’anni ai tempi delle sette sorelle con il Napoli al posto del Parma.

Nella classifica reale tra l’ottavo posto della Fiorentina e la prima inseguitrice, la Sampdoria, ci sono sette punti (48 contro 41). Se si considerano le gare dall’8ª giornata a oggi, il divario si riduce ma soltanto di due punti. Insomma, il buco c’è ed è ampio. E pensando alla prossima stagione non sarà semplice riuscire a ridurre questo gap.

Freccia. L’unica “intrusa” è l’Atalanta, vera rivelazione del campionato. I bergamaschi, assieme alla Sampdoria, sono le due squadre che nell’era Delneri hanno superato l’Udinese in classifica. Insospettabile il cammino dei blucerchiati che hanno messo assieme 35 punti contro i 29 dei friulani.

Danilo e compagni, invece, hanno messo la freccia al Cagliari, al Genoa, al Sassuolo e al Bologna. I sardi e i liguri dovranno venire al Friuli entro la fine del campionato, mentre l’Udinese farà visita ai rossoblù emiliani.

Confronto. Con Iachini l’Udinese aveva segnato 7 gol in altrettante gare, ma ne aveva subiti quasi il doppio (13). Con Delneri i palloni messi nella porta avversaria sono stati 30, quelli incassati da Karnezis 26 (gli ultimi due da Scuffet). Il balzo in avanti, quindi, è stato fatto soprattutto nella fase offensiva, ma non va trascurata quella difensiva con quattro partite terminate senza incassare reti.

I due senatori. Danilo e Thereau sono i giocatori più importanti per Delneri. Il difensore, che ha saltato una sola gara (quella con il Crotone per squalifica) è l’unico giocatore a non essere mai stato sostituito dal suo allenatore dopo che Karnezis si è infortunato nella gara di Pescara.

Anche Zapata è partito titolare in tutte le partite, ma è stato spesso sostituito. Il giocatore più prolifico, invece, è Thereau. Tutti i suoi undici gol sono arrivati nelle ventidue “delneriane”. La media è di mezza rete a partita.

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