Colpaccio Udinese in casa della Juve: tre punti d’oro in chiave salvezza

La squadra di Cioffi compie l’impresa di giornata grazie a un gol di Giannetti. Nella ripresa resiste e allunga in classifica: ora è a +3 sulla zona retrocessione

Pietro Oleotto
Il difensore Lautaro Giannetti firma al 25' del primo tempo il gol che decide la gara di Torino (foto Petrussi)
Il difensore Lautaro Giannetti firma al 25' del primo tempo il gol che decide la gara di Torino (foto Petrussi)

TORINO. Dopo nove anni e sette sconfitte di fila allo Stadium, l’Udinese fa il colpo in casa della Juventus, consegna un altro pezzettino di scudetto all’Inter e, soprattutto, si prende tre punti di puro ossigeno nella rincorsa salvezza: un bottino che permette ai bianconeri di sistemarsi tra Empoli e Frosinone a quota 22, a + 3 sulla zona retrocessione. E con il Cagliari da ospitare la prossima domenica.

Torino 12 Febbraio 2024. Calcio Serie A. Juventus - Udinese. © Foto Petrussi
Torino 12 Febbraio 2024. Calcio Serie A. Juventus - Udinese. © Foto Petrussi

Con quella maglia un po’ così – giusto per fare il verso a un vecchio cantautore –, color crostaceo, ci si immaginava una partenza anche con il passo del gambero, stile Atalanta dove l’Udinese si presentò con lo stesso “abito”. Invece no.

Con Giannetti al centro della difesa la Zebretta è decisamente più navigata, tranquilla nei disimpegni, anche con Nehuen Perez sul centrodestra e Kristensen sull’altro fianco dell’italoargentino. Sulle fasce, invece, Cioffi ha optato per Ehizibue e Zemura: soprattutto la scelta del nigeriano col passaporto olandese, fino all’ultimo minuto in ballottaggio con Joao Ferreira, non prometteva nulla di buono, considerando la presenza sul quel lato di campo non solo di Chiesa, ma anche di un Cambiaso decisamente propositivo.

Torino 12 Febbraio 2024. Calcio Serie A. Juventus - Udinese. © Foto Petrussi
Torino 12 Febbraio 2024. Calcio Serie A. Juventus - Udinese. © Foto Petrussi

Una sensazione confermata dopo pochissimi minuti dal “giallo” rimediato da Ehizibue per un intervento da dietro proprio sull’azzurro. Dall’altra parte non c’è stato uguale trattamento proprio nei confronti di Rabiot (entrata su Lovric a pallone già lontano) e dello stesso Chiesa. Tutto come da copione, si dirà. L’arbitro Rosario Abisso da Palermo è uno che ha sempre diretto con la classifica nel taschino. Nessuna novità su questo fronte.

Torino 12 Febbraio 2024. Calcio Serie A. Juventus - Udinese. © Foto Petrussi
Torino 12 Febbraio 2024. Calcio Serie A. Juventus - Udinese. © Foto Petrussi

Sorprendente piuttosto è l’atteggiamento della Juve, incapace di mettere pressione all’Udinese in fase di disimpegno, così la squadra di Cioffi può prendersi tutto il tempo necessario per giochicchiare e poi ripartire. Su una di queste azioni Ehizibue guadagna una punizione sulla trequarti, Samardzic calcia in area con il suo sinistro e Giannetti sfrutta l’indecisione di Alex Sandro per insaccare. Gelo allo stadio.

La Juve non si riprende neppure nei minuti successivi, tanto che su una ripartenza l’Udinese rischia di andare in gol di nuovo: Samardzic riparte cerca di entrare in area, trovando l’ostruzione provvidenziale di Bremer che Abisso non può non ammonire stavolta. Calcia Thauvin, sottraendo il pallone a Samardzic, e in sinistro finisce alto sopra la traversa.

Nell’intervallo Allegri cambia canovaccio tattico, punta a sorpresa su un 4-3-3 con Cambiaso alto a destra e l’inerzia passa nelle mani della sua squadra, tanto che dopo un quarto d’ora Milik, su un calcio d’angolo di Chiesa, mette il pallone alle spalle di Okoye, ma la parabola del corner aveva superato la linea di fondo. Annullato.

Cioffi corre ai ripari con una girandola di cambi: fuori i due esterni, Ehizibue e Zemura, per Ferreira ed Ebosele (a sinistra), poi la sostituzione delle punte nel rush finale, dentro Success e Brenner per Lucca e Thauvin. Sul rettilineo finale il cuore di quel coraggioso drappello composto da un centinaio di friulani nel settore ospiti finisce in gola. Troppe volte la Zebretta in questo campionato è finita gambe all’aria nell’ultimo quarto d’ora.

Allegri continua a mescolare la solita minestra, nel senso che non sostituisce clamorosamente Alex Sandro, tenendolo sulla fascia sinistra dopo averlo utilizzato da centrale difensivo. Esce Cambiaso, invece. Ed entra tal Cerri, centravanti della seconda squadra.

Lo stato confusionario dei padroni di casa agevola l’Udinese. Il 29% di possesso palla è il dazio che si paga volentieri contro una Juventus sterile. Uno a zero come a San Siro con il Milan, Cioffi si veste da ammazzagrandi e soprattutto si prende tre punti d’oro.

JUVENTUS – UDINESE  0 – 1

JUVENTUS (3-5-2) Szczesny; Gatti, Bremer, Alex Sandro; Weah (16' st Yildiz), McKennie, Locatelli (32' st Nicolussi), Rabiot, Cambiaso (39' st Cerri); Chiesa (32' st Iling-Junior), Milik. All. Allegri.

UDINESE (3-5-2) Okoye; Perez, Giannetti, Kristensen; Ehizibue (21' st Joao Ferreira), Lovric, Walace, Samardzic, Zemura (21' st Ebosele); Thauvin (32' st Brenner), Lucca (32' st Success). All. Cioffi.

Arbitro Abisso di Palermo.

Marcatore Al 25' Giannetti.

Note Ammoniti: Ehizibue, Bremer, Gatti, Walace, Success e Nicolussi Caviglia. Angoli 7-4. Recupero 2’ e 4’. Spettatori: 38.856 (incasso non comunicato).

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