Ciani scommette su Zilli: «Uno con grandi potenzialità»

Il coach udinese ha allenato ad Agrigento il pivot dato molto vicino alla Gsa «Il prossimo anno allenerò a Montegranaro, sarà speciale sfidare Udine»



È un’estate diversa dalle altre per il tecnico udinese Franco Ciani, che dopo otto stagioni ad Agrigento prepara i bagagli per accasarsi a Montegranaro. Un cambiamento importante, che porterà Ciani a cambiare girone nel campionato di A2: dall’Ovest all’Est, ciò significa che si troverà sulla strada della Gsa. Ne abbiamo approfittato per fare quattro chiacchiere in vista della stagione che verrà.

Coach Ciani, com’è nata la separazione dalla Fortitudo Agrigento?

«Avevamo stabilito di continuare insieme, come da contratto. Poi però si è presentata una nuova opportunità, mi ha cercato Montegranaro per un progetto importante e ho accettato la proposta. Di certo non è stato facile lasciare una società eccezionale come quella siciliana».

Passando alla Poderosa Montegranaro si ritroverà ad affrontare la Gsa nel prossimo campionato.

«In primis dico che mi piace l’idea professionale di cimentarmi nel girone Est. È una verifica diretta dopo aver disputato per tanti anni il girone Ovest. Tornare a Udine sarà sicuramente qualcosa di speciale, più in generale questo cambiamento mi permetterà di essere più presente con la famiglia. Per quanto riguarda la Gsa, sarà fra le favorite, visto come si sta muovendo sul mercato».

A proposito di mercato, alla Gsa piace molto Giacomo Zilli, che lei ha allenato ad Agrigento. Ce ne parla?

«È un ragazzo con grandi potenzialità, nell’ultima stagione ha avuto un ottimo rendimento fino all’infortunio. Ritengo abbia ancora grandi margini di miglioramento, per quanto sia un lungo completo: ha fisicità, si applica molto in difesa, fa un gran lavoro per la squadra portando blocchi per i compagni ed è molto presente a rimbalzo. Può fare dei passi avanti sulla tecnica individuale e sulla lettura del gioco. Quando arrivò ad Agrigento, a metà stagione nel 2018, era reduce da un’esperienza negli States. Era una sorta di “rookie”, però si è ambientato in fretta ed è diventato un giocatore importante».

Parliamo del suo collega Alessandro Ramagli. È l’allenatore giusto per Udine?

«Non sta a me dirlo. Quello che so è che si tratta di una persona seria, con cui ho un bel rapporto. In più è un tecnico di alto livello, quindi le premesse ci sono tutte. Gli auguro di fare bene».

Quali sono i suoi impegni per l’estate?

«Sto collaborando al camp della Libertas Basket School Udine, mi ha precettato mia moglie Sandra. Siamo al Cus fino al 28 giugno, mi piace molto lavorare sui giovani, maschi e femmine delle annate 2005 e 2006. Per il resto, trascorro tante ore al telefono e al pc, ovviamente per occuparmi di mercato. Poi, forse, avrò tempo per andare al mare». —



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