Cessione Udinese, americani in stand by ma Nani e Inler sono stati confermati

I due proseguiranno nei loro ruoli a capo della struttura dell’area tecnica bianconera. Segnale al fondo sulla gestione sportiva che deve restare nelle mani di Pozzo

Pietro Oleotto
Il dt Gokhan Inler (a destra) e il supervisore del gruppo Gianluca Nani con il dg Collavino
Il dt Gokhan Inler (a destra) e il supervisore del gruppo Gianluca Nani con il dg Collavino

Un altro segnale a settimana dalla chiusura ufficiale della stagione sportiva 2024-’25. Un altro tassello da valutare bene nel quadro della trattativa per la cessione dell’Udinese a un fondo americano: lunedì 23 giugno la società che fa capo alla famiglia Pozzo ha comunicato che «Gianluca Nani e Gokhan Inler continueranno a guidare l’area sportiva di Udinese Calcio anche nella stagione 2025-’26».

Si tratta di un messaggio chiaro e nella scia di quanto si è scritto nelle scorse settimane sulla posizione della proprietà friulana nei confronti dell’investitore interessato al club, Guggenheim Partners, secondo le fonti belghe che hanno descritto i contorni del possibile affare, fonti mai smentite, ma neppure confermate. Insomma, al di là del nome e della portata dell’acquirente, è importante sottolineare che la gestione sportiva resta saldamente nelle mani di Gino Pozzo e tutto è stato predisposto affinché, anche “scavallando” verso la prossima stagione agonistica, il timone segue questa rotta, così come ha fatto capire anche il paròn Gianpaolo che immagina un passaggio di consegne dolce, stile Atalanta, si è detto, con i Pozzo nel ruolo di garanti, magari solo in quota di minoranza, ma capaci di instradare gli americani nel mondo del calcio italiano, frequentato da 39 anni con l’Udinese.

In poche parole, una mossa che fa capire che il possibile accordo può anche slittare a campionato inoltrato, così come hanno fatto i Percassi proprio a Bergamo con Pagliuca, o a Verona lo scorso gennaio con il fondo texano che ha rilevato le azioni dal presidente Setti, rimasto in società come consulente. «Il rinnovo di Nani e Inler era il primo passo formale da compiere per rilanciare ulteriormente il nostro progetto», ha dunque sottolineato il dg Franco Collavino, insistendo poi sulle “paroline” magiche: «Abbiamo disputato un campionato positivo e creato un progetto sportivo di crescita costante che vogliamo proseguire nel segno della continuità».

Ricapitolando: 1) Progetto sportivo; 2) Continuità.

Il punto tre è affidato al futuro e alla trattativa con gli americani: accetteranno di rilevare un club che vale 184,7 milioni di euro tenendosi “nella pancia” Gino Pozzoper almeno un paio di sessioni di mercato?

In attesa di svolte, non resta che ascoltare i diretti interessati, parole che confermano il filo conduttore. Come quelle del group technical director Nani che si occuperà ancora “a scavalco” di Udinese e Watford: «Sono molto contento di proseguire nel lavoro avviato lo scorso anno insieme alla proprietà, Gokhan e mister Runjaic. Abbiamo vissuto una stagione positiva e gettato le basi per continuare un percorso di crescita che ci porti a stabilizzarci ed alzare l’asticella come nel Dna di questo club».

Richiami alla “tradizione” anche da parte del direttore dell’area tecnica bianconera, Inler: «L’Udinese per me è casa. Come ho sempre detto sono nel posto ideale per intraprendere la carriera dirigenziale e sono molto contento di poter proseguire il lavoro avviato lo scorso anno. Insieme a direttori esperti come Collavino e Nani e al mister vogliamo moltiplicare gli sforzi per regalare ai tifosi le soddisfazioni che meritano rispettando le ambizioni e la filosofia dell’Udinese».

Per la serie: l’America può attendere.

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